martedì 25 febbraio 2014

89. IL SOLE DENTRO

Ho come l'impressione che per ciascuno di noi sia stata messa a disposizione una certa quantità di felicità e che quindi sarebbe opportuno centellinarla per non rischiare di rimanerne senza all'improvviso. Io, ad esempio, sono stata tanto felice a lungo e credo di averne fatto un'overdose. Insomma, ho paura di aver esaurito quasi tutta la scorta e di essere a riserva, così ho deciso di fermarmi, di rallentare. Mi fermo e osservo, assaporo con lentezza e rivedo il mio passato con sguardo tenero. Forse dal passato traggo altre emozioni, rifornisco un po' il serbatoio. Forse quel sole che mi sono sempre portata dentro mi ha scaldato troppo, al punto che l'escursione termica tra l'anima mia ed il mondo esterno era insopportabile. Il sole andava spento. Provo quotidianamente a crearmi una corazza, ma ancora non vi sono riuscita. Vivo in un corpo un po' rotondo, ma non mi basta. Cerco di ironizzare sulle ferite, ma non mi basta. Parlo e scrivo tanto, ma non mi basta.
Forse sono solo al giro di boa, nel mezzo del cammin di nostra vita, e mi tocca attraversare l'inferno per poi giungere attraverso il purgatorio, al tanto osannato paradiso. Sarà per questo che mi sembra tutto così difficile. Non lo so. Sarà che in questa fase della vita si cominciano a capire troppe cose, si diventa disillusi, si cresce per davvero. Io non voglio che tutto resti così, io voglio illudermi ancora, voglio più leggerezza. Voglio innamorarmi ogni giorno di un'idea, di un progetto, continuare a scoprire il mondo e sorprendermi ancora. Oggi va così. Buona serata.

P.S. Questo blog ha superato le 13.000 visualizzazioni! Stiamo crescendo :)

domenica 23 febbraio 2014

88. FERMATI E DATTI UN VOTO

Questa settimana è successo di tutto: un brutto Sanremo che aveva come tema la bellezza ed un tanto sponsorizzato governo non legittimato dal popolo. Due grandissime contraddizioni. Premesso che di Sanremo non ce ne frega granché, e se ne è anche discusso abbastanza, passerei alla inutile nascita del "nuovo" governo. Di seguito i ministri incaricati:

Federica Mogherini agli Esteri
Angelino Alfano all'Interno
Andrea Orlando alla Giustizia
Roberta Pinotti alla Difesa
Pier Carlo Padoan all'Economia
Fedrica Guidi allo Sviluppo Economico
Maurizio Martina alle Politiche Agricole
Gianluca Galletti all'Ambiente
Maurizio Lupi alle Infrastrutture e Trasporti
Giuliano Poletti al Lavoro e Politiche sociali
Stefania Giannini all'Istruzione
Dario Franceschini alla Cultura
Beatrice Lorenzin alla Salute
Maria Elena Boschi alle Riforme e Rapporti con il Parlamento
Marianna Madia alla Semplificazione e PA
Maria Carmela Lanzetta agli Affari Costituzionali

Vi piacciono? A sentirli parlare, le intenzioni sono tutte buone, ma quando si tratta di agire, beh, le loro interpretazioni lasciano molto a desiderare. Incoerenza, slealtà e incapacità la fanno da padrone.
Io non voglio raccontare la storia di ciascuno di loro, lungi da me, chi vuole va a cercarsi le informazioni sul web, vorrei solo capire un attimo a cosa è servito questo nuovo governo se non a rimandare le elezioni e dare agli italiani l'idea di rinnovamento. Proprio come a Sanremo, c'è retorica e banalità, un tuffo nel passato della peggiore tradizione democristiana. Questi son tutti cantautori: se la suonano e se la cantano da soli. La verità è che oramai comanda solo un unico grande partito, quello che da diversi anni io e molti altri chiamiamo "il Partito Repubblica", inteso come il partito del quotidiano la Repubblica, del suo editore De Benedetti, dei suoi giornalisti. La Repubblica è stato il mio quotidiano per vent'anni, ma da almeno un paio ho difficoltà a leggerlo. Buonismo, presunzione e bieca faziosità, mi fanno venire la nausea. Firme eccellenti come quella di Michele Serra, per citare la più scontata, oramai si prestano servili alla volontà di un sistema davvero losco e ingannevole. Io non so cosa accadrà, so solo che qui il televoto non funziona, come forse non ha funzionato neanche a Sanremo. O forse è questa l'Italia che ci meritiamo, sono questi gli italiani: rime baciate nonsense: "... acqua sarò che spegnerà un momento, accanto a te, viaggiando controvento". Magari era meglio dire: "Ora che stai pensando, fermati e datti un voto".
Buona domenica

giovedì 20 febbraio 2014

87.1 SANREMO E LA BELLEZZA

L'avevo detto che ci sarei tornata, e lo sto facendo. Non che mi aspettassi chissà cosa dal festival, ma quest'anno lo trovo particolarmente noioso e brutto. Brutti i presentatori, brutte le canzoni, brutti i vestiti delle cantanti, insomma, paradossalmente, proprio quest'anno in cui si è deciso che il tema del festival fosse la bellezza, io non ci trovo proprio niente di bello. Al momento, lasciatemelo dire, solo la Casta (con l'accento sulla seconda a) e Cat Steven hanno portato un po' di bellezza. Baglioni mi ha tenuto compagnia durante la mia adolescenza, ma rivederlo ieri, con il volto tirato dagli interventi di chirurgia estetica, non mi ha proprio trasmesso un'idea di bellezza, piuttosto, mi ha fatto un po' tristezza. Ho trovato banali e vecchie, per sonorità e testi, gran parte delle canzoni, ho trovato piacevole la canzone di Sinigallia "Prima di andare via", anche se mi piaceva già quella di Neffa (ma non era vietato utilizzare lo stesso titolo di una canzone già pubblicata?). Frankie Hi - Nrg si è fatto scrivere la canzone dal figlio di  cinque anni, peccato, avrebbe potuto impegnarsi di più. Antonella Ruggiero ripropone sempre le stesse canzoni con un'atmosfera apparentemente sofisticata, ma in realtà è diventata la brutta copia di se stessa. Le Perturbazioni non male, Renga può anche ritirarsi. Ron aveva una reputazione da difendere, ma adesso chi ci crede più che è lo stesso di "Una città per cantare", "Al centro della musica", insomma, sembra più che a Sanremo ci sia andato per far vedere quanto fosse venuta bene la tintura. Raphael Gualazzi sembra aver portato la versione brutta di alcuni suoi brani, non so, devo riascoltarlo bene. Il resto è inutile commentarlo. Anzi no, mi preme fare un appello alla stilista di Noemi: se ti sei innamorata del suo fidanzato e la odi tanto, ti capisco, l'hai imbruttita davvero bene, ma la prossima volta almeno ricorda di togliere la gruccia dal vestito! 
Non commento l'esibizione di Franca Valeri perché ritengo che invitarla concedendole quello spazio troppo lungo, sia stata una scelta di pessimo gusto.
E non finisce qui ...

domenica 16 febbraio 2014

87. IL FESTIVAL DI SANREMO

Finalmente il festival! Sì, finalmente una certezza, una tradizione tutta italiana. Il Festival di Sanremo non ha tempo, è sempre lì, fastoso e noioso come sempre. Ci appassiona, ci divide, ci fa ridere e sorridere, ma negli ultimi anni, ci fa anche tanto arrabbiare per i compensi eccessivi ed ingiustificati che riserva ai presentatori, agli ospiti ed a chiunque salga su quel lussuoso palco. Lo spreco di denaro, specialmente se si considera che è principalmente di natura pubblica, ci fa arrabbiare, provoca polemiche e lecite accuse, ma alla fine, si dimentica anche questo e si parla principalmente della musica, dei cantanti, dello spettacolo. E che spettacolo. Cantanti che investono grandi cifre in abiti alquanto improbabili, mise pacchiane, finte emozioni e teneri imbarazzi. La cosa che mi diverte di più, però, è leggere in questi giorni i testi delle canzoni pubblicati dai periodici più diffusi, scoprirne la banalità e la retorica, o ancor peggio la pretesa di un "impegno sociale" perlopiù inesistente o imperscrutabile. Se pensate al successo riscosso dalle canzoni dei Modà con dei testi davvero raccapriccianti (prendi ad esempio "Se avessi solo un po' più tempo per viaggiare frantumerei il mio cuore in polvere di sale per coprire ogni centimetro di mare" dalla canzone dello scorso anno "Se si potesse non morire"), credo che un bambino di dieci anni sarebbe in grado di scrivere di meglio. E perché, "Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi", ne vogliamo parlare? Ha vinto Sanremo 2013. Mengoni è un bel ragazzo, ha anche oggettive doti canore, ma è un prodotto mediatico, avrebbe potuto cantare anche "Ogni volta che ti vedo sono come un pulcino che esce dall'uovo, tutto impaurito alla scoperta di un mondo nuovo" (questa è mia), avrebbe vinto lo stesso. Ammetto di essermi commossa ascoltando "Ti regalerò una rosa" di Cristicchi che vinse Sanremo 2007, e di entusiasmarmi ad ogni esibizione di Elio e le storie tese. Mi aspetto tanto da Cristiano de André (belli i testi delle due canzoni, soprattutto "Invisibili"), mi aspetto bella musica da Raphael Gualazzi, grinta da Noemi e piacevoli sonorità da Giuliano Palma. Infondo, come cantava Arbore "Che ne parliamo a fa' non stiamo a giudica' una canzone è bella se la puoi cantar, se ti fa sospirar, se ti fa ricordar o se ti dà un momento di felicità ...". E' proprio così, dopo qualche giorno ci sorprendiamo a canticchiare un motivetto orecchiabile e prevedibile, senza sapere bene di chi sia la canzone e perché la conosciamo, ma lo facciamo un po' tutti, perché Sanremo entra nelle nostre case attraverso la TV, la radio, la gente, e se ne sente parlare talmente tanto che se insegnassero agli italiani l'educazione civica da quel palco, avremmo un'Italia migliore. In vista di questa imminente full immersion vi riporto l'elenco dei partecipanti con le canzoni che presenteranno, ne riparliamo in questi giorni.  

Arisa – Lentamente (Cristina Donà, Saverio Lanza) e Controvento (Giuseppe Anastasi)
Cristiano De André – Invisibili (Fabio Ferraboschi, Cristiano De André) e Il cielo e’ vuoto (Diego Mancino, Cristiano De André, Dario Faini)
Giusy Ferreri – L’amore possiede il bene (Roberto Casalino, Niccolò Verrienti) e Ti porto a cena con me (Roberto Casalino, Dario Faini)
Frankie Hi-Nrg – Pedala (Francesco Di Gesú, Carolina Galbignani, Leonardo Beccafichi) e Un uomo è vivo (Francesco Di Gesú, Carolina Galbignani, Leonardo Beccafichi)
Raphael Gualazzi con Bloody Beetroots – Liberi o no (Raphael Gualazzi, Bob Cornelius Rifo, Leonardo Beccafichi) e Tanto ci sei (Giuliano Sangiorgi, Raphael Gualazzi, Bob Cornelius Rifo)
Noemi – Bagnati dal sole (Veronica Scopelliti, Richard Frenneux, Caroline Ailin) e Un uomo è un albero (Veronica Scopelliti, Dario Faini, Diego Mancino)
Giuliano Palma – Così lontano (Nina Zilli, Marco Ciappelli, Alessandra Flora) e Un bacio crudele(Cristiano Valli, Giuliano Palma, Fabio Merigo)
Perturbazione – L’Unica (Tommaso Cerasuolo, Gigi Giancursi, Rossano Lo Mele, Alex Baracco, Elena Diana, Cristiano Lo Mele) e L’Italia vista dal bar (Tommaso Cerasuolo, Gigi Giancursi, Rossano Lo Mele, Alex Baracco, Elena Diana, Cristiano Lo Mele)
Francesco Renga – A un isolato da te (Roberto Casalino) e Vivendo adesso (Elisa Toffoli)
Ron – Un abbraccio unico (Rosalino Cellamare) e Sing in the rain (Rosalino Cellamare, Mattia Del Forno)
Renzo Rubino – Ora (Renzo Rubino, Andrea Rodini) e Per sempre e poi basta (Renzo Rubino, Andrea Rodini)
Antonella Ruggiero – Quando balliamo (Simone Lenzi, Antonella Ruggiero, Roberto Colombo) e Da lontano (Antonella Ruggiero, Alessandro Graziano, Antonio Rossi, Roberto Colombo)
Francesco Sarcina – Nel tuo sorriso (Francesco Sarcina) e In questa città (Francesco Sarcina)
Riccardo Sinigallia – Prima di andare via (Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia) e Una rigenerazione(Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia)


mercoledì 12 febbraio 2014

86. BELLISSIMA

Nadia aveva soli quattordici anni, quattordici meravigliosi anni, e ha deciso di farla finita. Perché? Perché aveva ricevuto delle assurde provocazioni in una chat dove avrebbe voluto ritrovare sicurezza e amicizia. Perché attendeva qualcosa di buono in uno spazio virtuale dove degli anonimi stronzi si divertivano ad insultarla. Nadia era nell'età difficile, nell'età delle insicurezze, dei cambiamenti. Era una bella ragazza, ma non lo sapeva. Era speciale, ma non lo sapeva. Nadia valeva un milione di volte più di quei miserabili che hanno osato deriderla. Se solo avesse aspettato che la vita le desse le sue giuste soddisfazioni, se solo avesse pensato per un attimo, quanto di bello c'era da scoprire fuori da quella maledettissima chat. Quando accade qualcosa di brutto, quando ci feriscono, quando perdiamo qualcuno, o quando chi amiamo non ci ricambia, quando ci sentiamo soli, ci crogioliamo in un dolore che si fa sempre più denso, fino ad opprimerci. Stiamo male perché crediamo che le cose non cambieranno mai. Crediamo che nulla potrà salvarci, e la sensazione di impotenza, il timore che il nostro dolore sarà eterno, ci consumano, ci fanno vedere tutto nero. "Perché la vita è stata così crudele?" ci chiediamo. "Se avessi avuto più fortuna!". Ma no, non può piovere per sempre! Pensiamo al primo amore, chi non ricorda il primo amore, la prima delusione? Avresti voluto morire, quanto ci hai pianto? Eppure ... eppure adesso, se lo incontri per strada, manco ci credi che hai perduto tanto tempo appresso ad uno/una così. Nadia era bellissima, bellissima come lo sono le mie figlie, come lo sono tante ragazze che troppo spesso fanno a gara a mostrarsi più sexy, più belle delle altre. La bellezza assume varie accezioni nel corso della vita. Forse a 14 anni la bellezza è fatta di stereotipi banali, di lineamenti precisi, di magrezza eccessiva, a 14 anni molte cose della vita non si comprendono ancora. Non si comprende che ciascuno di noi è speciale nel suo modo di essere, di muoversi, di parlare, di vivere. Il corpo, l'abbigliamento, sono solo dettagli. Credere in se stessi, nelle proprie potenzialità, volersi bene, è la prima cosa. Se non tutti riescono a vedere questa bellezza, dobbiamo fregarcene. Se il tipo o la tipa che ci piace non ci trova fantastici, non è certo perché non siamo sufficientemente belli o attraenti. Capita che a volte non ci si capisca, che le cose non vadano per il verso giusto, non ci sentiamo apprezzati, in questi momenti dovremmo pensare che le cose stanno andando proprio come dovevano andare, perché il problema non siamo noi, è solo che non ci troviamo nel posto giusto. Occorre fermarsi ed aspettare, il futuro ha in serbo delle sorprese meravigliose. Non si può sprecare la propria vita per quattro maledettissime parole scritte per idiozia, quattro fottutissimi insulti, non si può! Fuori da quella chat, cara Nadia, avresti avuto giorni bellissimi.

sabato 8 febbraio 2014

85. IMPARIAMO A COLORARE

Sono giorni strani questi, giorni di transizione. E' inverno, ma piove come se fosse autunno e non fa freddo. La politica forse sta ricomparendo, dopo decenni di finzioni e false opposizioni, decenni di qualunquismo e di mille insane distrazioni. Qualcosa sta cambiando, ma c'è tensione. I cambiamenti non sono sempre ben accetti, l'uomo, si sa, è un animale abitudinario. Ci rintaniamo nelle nostre case e sfoghiamo le nostre frustrazioni sui social network. Viviamo di parole che non fanno altro che mitigare i nostri sentimenti. Se capita di scrivere qualcosa di più forte, un po' sopra le righe, si rischia di essere giudicati violenti. E se invece rischiassimo? Se provassimo a cambiare le cose per davvero? Difficile, molto difficile. Più facile crogiolarsi in un dolore, in una sofferenza, che provare ad uscirne fuori. Ci abituiamo ad un grigiore soporifero e ci dimentichiamo della bellezza dei colori. Lo sfondo azzurro di un animo sereno, i toni verdi dell'equilibrio, il giallo brillante di una mente vivace, il rosso intenso di una passione. Sembra quasi che il cattivo tempo sia espressione dello stato attuale dell'Italia, più che l'inverso. Le cattive condizioni economiche italiane, l'impunità dei principali artefici, hanno spento le nostre giornate fuori e dentro. Forse, alla fine, non è un male. Forse senza tante distrazioni riusciamo a riflettere, a capire bene dov'è la fonte del malessere, di questo lento, deleterio, assuefarsi alla noia. Eppure basterebbe sperare che si possa cambiare, non accettare tutto passivamente, con rassegnazione, credere nella forza delle idee, nel dissenso, cominciare a manifestare il proprio disappunto, anche nella vita privata. Non mi piace quello che dice il mio collega, glielo dico, ne parliamo e cerco di capire, perché potrei scoprire che il suo punto di vista è condivisibile. Perché non esiste una verità assoluta, sono tutte interpretazioni, punti di vista. Esiste però la possibilità di ascoltare gli altri senza pregiudizi e magari trovare un punto di unione. Ecco cosa ci manca: una reale condivisione! Troppo egoismo, troppi interessi personali e immediati. Se si pensasse un po' di più al bene comune, se si fosse più lungimiranti, forse vivremmo meglio. Fare qualcosa per se stessi e per gli altri, fare qualcosa. Buon sabato. 

domenica 2 febbraio 2014

NUOVO CINEMA ARCOBALENO

Guardate queste immagini:


Questa volta poche parole, vi invito a firmare la petizione per la riapertura del cinema Arcobaleno a Napoli, perché non si demolisca un altro pezzo di storia della mia città, perché ci sia ancora la possibilità di godere di uno spettacolo sano "a portata di mano", senza l'obbligo di raggiungere le grandi multisale di periferia.
Basta andare al link qui sotto. Grazie, anche a nome delle mie figlie.

sabato 1 febbraio 2014

84. 7 KILI IN 7 GIORNI

E' una vita che aspetto che mettano sul mercato quella pillola meravigliosa per perdere peso! No, non quelle che ti fanno stare sul gabinetto tutto il giorno, non quelle che ti danno la sensazione di sazietà, di questo tipo già ne esistono e sono anche altamente dannose per l'organismo,  inoltre, appena smetti di prenderle ti gonfi come un palloncino e diventi più grasso di come eri prima. Vorrei una pillola magica che mi facesse perdere peso senza controindicazioni, che mi sciogliesse la ciccia lasciandomi mangiare quel che voglio, quanto e quando voglio. Chiedo troppo? Noooo. Nel frattempo, fino a quando non sarà disponibile continuerò a seguire tutte quelle regole che piacciono tanto a me, ed anche a qualcun altro.


  1. Appena alzati, al mattino, bere un paio di bicchieri d'acqua non fredda.
  2. Fare una ricca colazione a base di fibre. Il muesli croccante al cioccolato è la fine del mondo!
  3. Fare uno spuntino a metà mattina per evitare di arrivare affamati all'ora di pranzo.Una brioche con la nutella o un cornetto ai frutti di bosco, come preferite.
  4. A pranzo consumare sempre prima una verdura, poi procedere con le altre pietanze, quali e quante si vuole, perché la verdura nel frattempo avrà rivestito le pareti dello stomaco e dell'intestino consentendo agli altri alimenti di scivolare veloci verso il basso. L'uscita rapida non dà tempo all'organismo di assimilare tutte le calorie della pizza fritta con cicoli e ricotta.
  5. Come frutta mangiare sempre l'ananas perché brucia i grassi, anche se talvolta al ristorante dopo la frittura all'italiana, la pizza e la birra, a me più che i grassi brucia lo stomaco.
  6. Come dolce o gelato preferire sempre quelli al limone, è un ottimo sgrassatore.
  7. Camminare almeno mezz'ora al giorno, possibilmente a passo veloce altrimenti vi perdete l'happy hour.
  8. La sera consumare verdure cotte e dopo ingurgitare tutto ciò che si vuole, tanto scivola.
  9. Se si ha esagerato a cena, concedersi un cicchetto con altissima gradazione alcolica a mo' di idraulico liquido. 
  10. Fare sesso spesso e volentieri. E' meglio di qualsiasi altra palestra.