venerdì 25 luglio 2014

112. LA DIASPORA DEGLI EBREI


In questi tristi giorni per l'umanità intera, in cui due popoli si combattono in nome di un dio che non esiste e non assiste, in nome dell'appartenenza ad una terra che non appartiene a nessuno, mi vengono in mente alcune reminiscenze scolastiche. Chi di voi non ricorda quella parte dei libri di storia dedicata a questa lotta atavica: nel 70 aC la diaspora degli Ebrei. Tutto nasce la lì, i nostri libri di scuola, di ovvia matrice occidentale filo americana, ci hanno insegnato che tutto comincia da lì, che alla fine gli Ebrei rientrarono nella loro terra e dopo varie vicissitudini, di scarsa rilevanza per gli storici nostrani, nel 1948 fu proclamato (solo da pochi anni si legge 'unilateralmente') lo stato di Israele. A dire il vero, neanche io ne ho capito granché, mi documenterò ulteriormente, ma stasera non voglio parlare degli eventi storici che negli anni continuano a fomentare quest'odio. Di certo le guerre non fanno bene a nessuno, ad esclusione dei produttori di armi e pochi altri, quindi non ha neanche senso stabilire chi ha torto e chi ha ragione, anzi, sarebbe opportuno non schierarsi, facendo il gioco di chi usa queste guerre a scopo propagandistico. A me piacerebbe rileggere la storia da un altro punto di vista, mi piacerebbe capire cosa credono i Palestinesi, se anche il loro racconto comincia dalla diaspora degli Ebrei, chissà perché, ma nutro seri dubbi a riguardo. Vorrei che si provasse a risolvere le cause del malessere, pouttosto che ignorarle, vorrei che i capi di stato si comportassero come dei bravi padri di famiglia che tranquillizzano gli animi ribelli dei propri figli, come l'amministratore che cerca di risolvere e limitare le beghe condominiali. Ma i miei sono solo desideri infantili, lo so. quando ho letto 'Venuto al mondo' di Margaret Mazzantini, ma ancor di più quando ho visto il film, ho pensato: è possibile mai che una guerra così vicina a noi avesse avuto così poco spazio nei nostri TG, sui nostri quotidiani? Come si è potuto ignorare un tale dramma, che si consumava accanto a noi, nella ex Jugoslavia? Di quel periodo, ricordo solo il monito della Chiesa rivolto alle donne che avevano deciso di abortire per non portare avanti il frutto delle violenze dei soldati. Ricordo solo questo squallido ed inopportuno intervento. Grazie a Margaret, ad Isabelle, ad Oriana, a Gabriel (senza citare i più grandi e celebri Tolstoj e Dostoevskij) ed a tutti quelli che hanno scritto delle guerre in maniera semplice e cruda.  Grazie. Gli anni passano, ma la storia è sempre la stessa; adesso hanno deciso che ci concentrassimo su questa guerra araba,  mentre altrove si consumano altri drammi, altre tragedie. Solo per ricordare.

AFRICA:
(25 Stati e 152 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Egitto (rivolta popolare contro il Governo), Mali (guerra contro i tuareg e militanti islamici), Nigeria (guerra contro i militanti islamici), Repubblica Centrafricana (guerra civile), Repubblica Democratica del Congo (guerra contro i gruppi ribelli), Somalia (guerra contro i militanti islamici), Sudan (guerra contro i gruppi ribelli), Sud Sudan (guerra civile)

ASIA:
(15 Stati e 129 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Afghanistan (guerra contro i militanti islamici), Birmania-Myanmar (guerra contro i gruppi ribelli), Filippine (guerra contro i militanti islamici), Pakistan (guerra contro i militanti islamici), Thailandia (colpo di Stato dell’esercito Maggio 2014)


EUROPA:
(9 Stati e 71 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Cecenia (guerra contro i militanti islamici), Daghestan (guerra contro i militanti islamici), Ucraina (Secessione dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk)

MEDIO ORIENTE:
(8 Stati e 172 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Iraq (guerra contro i militanti islamici), Israele (guerra contro i militanti islamici nella Striscia di Gaza), Siria (guerra civile), Yemen (guerra contro e tra i militanti islamici)


AMERICHE:
(5 Stati e 25 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Colombia (guerra contro i gruppi ribelli), Messico (guerra contro i gruppi del narcotraffico)
Cile 2

Tralasciando regioni e province autonome che lottano per l'Indipendenza.

1 commento:

  1. Da quando ha messo piede sulla terra l'uomo non è stato mai in pace contro se stesso. Confrontato con gli animali possiamo notare che mentre questi perseguono un'evoluzione basata sulla salvaguardia della specie e dell'ambiente e quindi sono prede o predati ma solo in ragione di questa evoluzione, l'uomo aggiunge all'essere animale, una mente evoluta che lo ha portato ad una evoluzione che non salvaguardia l'ambiente né tantomeno la specie. Esso persegue obiettivi di potere verso i suoi simili e tutto ciò che fa è per se stesso e per la sua mania di protagonismo e di potere.
    Per cui non c'è un Vietnam, una Bosnia, una Ucraina, Un Afghanistan, una palestina..Israele, la Libia...etc...ma solo il perverso accoppiamento animale -mente progredita dell'homo sapiens che lo porterà sempre a cercare di prevaricare e fregare il suo simile per obiettivi solo di potere e non di salvaguardia del suo ambiente e della sua specie.

    RispondiElimina

Grazie per il tuo contributo