Delitto di una notte di mezza estate è un romanzo noir, con venature azzurre, come la maglia della nazionale di calcio italiana e quella del Napoli, squadra di cui il protagonista, Fabrizio Orlando, è tifoso.
E proprio a due partite di calcio è affidato l'incipit e la chiusura del romanzo; il giallo infatti si apre con una breve cronaca della partita dei mondiali Italia - Argentina del 3 luglio 1990, alla quale sta assistendo il giovane giornalista Fabrizio, mentre le ultime scene si svolgono in una domenica di 25 anni dopo, il 30 novembre 2015, durante la partita di campionato tra Napoli ed Inter. In entrambi i casi, Fabrizio sarà costretto ad abbandonare lo stadio San Paolo (oggi stadio Diego Armando Maradona) interrompendo bruscamente momenti di svago.
Ed è questa la caratteristica del romanzo di Gianluca Spera: la sequenza alternata tra vita ordinaria ed eventi imprevisti, tra presente e passato, tra momenti di lieve abbandono e repentino autocontrollo. Alternanza non solo verticale nel tempo, ma anche orizzontale, tra Napoli e Londra, città amate e complici, ma mai fino in fondo. È come se al protagonista non fosse mai concessa la possibilità di concludere un progetto, di realizzare un desiderio, di risolvere un enigma.
In questo susseguirsi di audacia e timidezza, di impegno e rinunce, l'autore racconta il proprio disincanto, fedele al relativismo conoscitivo, alla maniera di Sciascia, ironico e critico nei confronti dei nostri tempi.
Nulla finisce mai del tutto e nulla è completamente vero, c'è una continuità ed una promiscuità tra verità e menzogna, che rende l'indagine interminabile, mai completamente conclusa.
Un libro ben scritto, che si fa leggere con piacere, mantenendo viva la curiosità e, sul finale, regala una piccola sorpresa.
Delitto di una notte di mezza estate
di Gianluca Spera
Ad Est dell'Equatore - 2016