Allora, di cosa parliamo?
Di idee ne ho avute tante in settimana: la maleducazione dilagante, la politica deludente, gli ideali abbandonati, ho cominciato a scrivere su ciascuno di questi argomenti, ma poi è successo che l'altra sera, accendendo la TV, che devo dire guardo sempre meno, abbia assistito ad una scena assurda: Bonolis aiutava un uomo sulla sessantina a piegarsi a 90 gradi per consentire ad una concorrente del suo programma di toccargli il fondoschiena con entrambe le mani. Che cosa stavano facendo? Cosa c'era di bello in quella trovata? Quale messaggio avrebbe voluto trasmettere? Ho avuto l'ennesima conferma di quanto la televisione abbia contribuito all'imbruttimento di questo Paese. Ho trovato volgare, aldilà del gesto in se stesso, la derisione, lo sbeffeggiamento. Decenni di pessima televisione hanno inebetito un popolo, educato a ridere delle difficoltà altrui, della goffaggine, dei difetti fisici, delle insicurezze e delle emozioni della gente.
Paperissima, Uomini e donne, C'è posta per te, La vita in diretta, e tante altre trasmissioni che è inutile citare, hanno fatto sviluppare il lato gretto e meschino dell'italiano, il lato spione e voyeur, di spettatore telecomandato. Presto i ruoli si sono invertiti ed è diventata la TV a decidere che tipo di atteggiamento dovesse assumere lo spettatore: indignato, commosso, eccitato, bacchettone, sorpreso, a fasi alterne, il telespettatore italiano diventa puritano e poi libertino, ma sempre più inebetito. In ognuno ha preso piede la teoria del 'grande fratello', purtroppo non in senso orwelliano, l'idea che è tutto uno show, tutta una corrida, e la convinzione che il sogno di tutti sia essere parte attiva di questo spettacolo di mera finzione. Bisogna 'uscire in televisione' per essere considerati importanti, per riscuotere consensi, non importa perché. Sei lì, e non conta se provochi ilarità, se impietosisci, importa che hai avuto la tua visibilità, che ti hanno conosciuto in tanti. Importa che almeno una volta nella vita, abbia avuto qualche minuto di gloria! Allora non conta più se quella donna in TV ha barattato il suo corpo in cambio della popolarità e di sempre più ingiustificati compensi economici; poco importa se quel conduttore parla bene di alcuni politici perché sono quelli che gli garantiscono notorietà e guadagni elevatissimi; non frega a nessuno che il canone RAI sia utilizzato per pagare prostitute di alto bordo e servi di partito, finti giornalisti e ridicoli TG, certo, fa rabbia che sia una tassa, ma la televisione di stato si è solo adeguata alle TV private, perché alla gente piace ridere, divertirsi con squallide battute da bagaglino, osservare allegre donnine seminude e non pensare alla realtà. Ci ubriacano di immagini e suoni fastosi e noi, storditi, ci lasciamo anestetizzare mentre ci rubano il TFR, le pensioni, peggiorano le condizioni di chi lavora e riducono le opportunità a chi un lavoro vorrebbe avercelo, e fanno di tutto per creare ostacoli a chi prova ad inventarsi un'attività per sè e magari anche per qualcun altro. Tutto ci scorre davanti come in un film, ma noi restiamo spettatori e cambiamo canale. Dicremmo riprendere in mano il telecomando, scegliere di partecipare alle decisioni che interessano il nostro futuro e quello dei nostri figli, a partire da casa nostra. Spegnamo la TV cominciamo ad arrabbiarci per la spazzatura sul marciapiede sotto casa, per le buche che troviamo per strada, per la scarsa qualità della mensa scolastica dei nostri figli. Non dobbiamo tollerare il pressappochismo e l'inerzia. Cominciamo a muoverci e, soprattutto, comportiamoci bene! Basta pretendere tutto ed elencare solo diritti, tutti noi abbiamo dei doveri: primo tra tutti, rispettare le persone ed i luoghi che incontriamo. Sento parlare ogni tanto di 'controllo sociale', concetto troppo lontano dalla nostra cultura di cittadini allo sbaraglio, ma che potrebbe cominciare a diffondersi, se solo riuscissimo ad essere più educati e gentili, meno egoisti, perché solo perseguire un obiettivo di pubblica utilità può migliorarci. E visto che ci siamo, buona domenica a tutti!