domenica 2 novembre 2014

128. TORNEREMO QUATTRO AMICI AL BAR

Il fatto è questo, statemi a sentire ... candele candelotti e sei lumini ...
No, non voglio parlare della morte, oggi è 2 novembre e ricordare i morti è d'uopo, parlare de 'La livella' è da totofili, ma discuterne anche qui potrebbe risultare tedioso. Piuttosto, a dire il vero, avrei voluto pubblicare un post bianco, un post con il quale esortare i lettori a pensare, a fermarsi un attimo. Una sorta di elogio alla lentezza, alla pacatezza, al silenzio. Chi di voi ha subito una perdita recente, probabilmente rivolgerà gli occhi al cielo e pregherà per quell'angelo che adesso manca più che mai. Qualcuno penserà ad accendersi una sigaretta e vedere dove voglio arrivare. Qualcun'altro crederà opportuno cambiare blog. Altri, infine, inizieranno a rilassarsi, a credere che davvero sia arrivato il momento di fermarsi, di pensare che ogni tanto è bene tacere. Il silenzio spesso è più eloquente di mille parole, spesso, non sempre. Il silenzio è rispetto per chi ci sta attorno, lascia agli altri la libertà di pensare, di esprimersi, anche ai più timidi, anche a chi non sa usare le parole. Il silenzio è l'urlo di chi non ha più voglia di farsi capire, di chi ha perso ogni speranza. Il silenzio è la forza di chi sa di essere nella ragione. A volte, però, il silenzio è anche rassegnazione, accettazione di una realtà spiacevole. Fermiamoci a pensare. Basta parole, basta whatsapp, basta televisione. Che sia un silenzio costruttivo, che aiuti a capire, che ci insegni il rispetto per i vivi prima ancora che per i morti, che ci renda più forti, più sicuri. Che ci aiuti ascegliere il bene, ad amare a perdonare, ma anche a creare una barriera contro le futili menzogne dei meschini. Un silenzio che, come un mare calmo, faccia tornare a galla solo ciò che conta davvero e per cui vale la pena combattere. Shhhh, stiamo un po' in silenzio, davanti ad una foto, ad un quadro di Dalì, di Van Gogh, od anche ad occhi chiusi ... Forse torneremo quattro amici al bar, tanto posti in banca non se ne trovano più facilmente, soldi per portare le donne al mare sono sempre meno e forse è meglio trovarsene una che voglia bersi una birra con poche pretese e ricca di fantasia ...
Shhh ... ho parlato anche troppo ;)

2 commenti:

  1. sempre bella e costruttiva la lettura del tuo blog complimenti

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  2. Bisognerebbe avere l'intelligenza e la sensibilità di usare il silenzio e le parole o le chiacchiere in modo opportuno. Invece si assiste nella vita di tutti i giorni o sui media e sul web ad un uso inopportuno delle parole che crea solo incomprensioni, confusione e tensioni . Anche il silenzio in accordo con l'uso inopportuno della parola e dello scrivere , è usato spesso per non compromettersi, o quando non si ha la forza di reagire ad una ingiustizia o peggio per indifferenza verso tutto e tutti.
    Ironicamente direi : non sempre chi parla ha ragione o sta esprimendo un qualcosa in cui crede veramente e non sempre chi sta in silenzio ha rispetto per gli altri..ed a volte... neanche per se stessi.
    Un accenno alla realtà di adesso...uno schifo totale... bisognerebbe essere più semplici e rispettosi degli altri ed invece le cose stanno peggiorando e non mi riferisco alla politica che è sempre stata il lato oscuro della forza, ma al " popolo" che invece di progredire e mostrare solidarietà e compassione verso se stesso, sta tirando fuori il peggio di se con cattiverie, inciviltà strafottenza etc verso i propri simili che stanno nella stessa situazione di crisi....ma forse le cose sono sempre state così e si amplificano nei momenti di crisi come adesso...gran parte degli l'esseri umani è cattiva dentro.... !

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