Dormo già da un paio di ore quando la tapparella, per il troppo vento, fa rumore e mi sveglia di colpo. Prendo il cellulare dal comodino per controllare l'ora, ma la tendina di WhatsApp sale e scende per notificarmi 12 messaggi non letti! Tutti messaggi del gruppo di classe di mia figlia. Li leggo, non li leggo, li leggo. Si sta organizzando la pizza di fine anno scolastico, per augurarsi tutti allegramente, genitori e alunni, le tanto agogniate 'buone vacanze'. Le maestre, ovviamente, sono invitate e saranno nostre ospiti. Lo spirito di gruppo e l'impegno della rappresentante di classe sono encomiabili: ha già deciso luogo e data ed ha anche preso accordi con il ristoratore per ottenere un prezzo congruo. Il pomeriggio in chat ha reso pubblico l'evento ed attende le adesioni. Le prime reazioni hanno espresso grande entusiasmo e gioia. Ringraziamenti a iosa sono stati rivolti alla rappresentante che ha avuto la splendida iniziativa, prime domande di rito sulla possibilità di portare il fratellino o la sorellina del bambino titolare della classe, sulle caratteristiche del menu, e sul costo della serata, congruo per molti, ma non per tutti. Questi messaggi saranno inoltrati per giorni, fino alla data dell'evento, ciclicamente, facendo andare in loop la chat e le menti dei partecipanti. Adesso, all'una di notte, decido di leggere il seguito, consapevole del rischio che corro, quindi apro la chat della "2a F" e leggo bizzarri interventi sulla certezza del costo, sulla stima di eventuali oscillazioni, sulla variabilità del menu. Acqua al posto della coca, birra al posto dell'aranciata, patatine sulla pizza, nella pizza, accanto alla pizza, gelato, caffè, ammazzacaffè e ammaazzaaaennntusiaaasmo.
Certe volte sembra che alcuni partecipanti alle chat si comportino come i vecchietti alle riunioni di condominio: devono intervenire con inutili e quanto mai inopportuni commenti, perché sono tre mesi che aspettano e devono vivere appieno il loro momento di gloria! Altri, come ragazzini alla prima uscita, temono di non portare sufficiente denaro con sé, o nel peggiore dei casi, di dover pagare troppo a causa dell’avaro di turno che aspetta queste occasioni per ordinare la pizza al caviale e la birra triplo malto invecchiata di 10 anni nel barile di rovere!
Ad attentare alla già precaria serenità del gruppo, sono i tempi di trasmissione dati che generano situazioni del tipo: A dice che è OK il menu, ma esoso il costo; B dice che vorrebbe portare il figlio maggiore, ma attende autorizzazione; arriva il messaggio di C che dice 'Per niente!' (ovviamente ce l'ha con la considerazione sul prezzo, ma sembra manifestare odio nei confrontidell’innocente bambino). Allora giù con i chiarimenti, le battute e qualche acidità.
Insomma, che wa assolva ad una funzione sociale è fuor di dubbio: avvicina, informa, supporta, rallegra, ma crea anche un mucchio di incomprensioni e di malumori. Certo, molto dipende da come si leggono i messaggi, da quanto si conoscono i 'cochattanti' e dall'uso corretto degli emoticon. Cazzo, sono almeno cinque anni che si utilizzano queste simpatiche faccine, ancora molti non hanno capito che lo smile con la bocca aperta in forma rettangolare a mostrare i 48 denti, non è un sorriso a denti stretti, né tantomeno una risata, indica, piuttosto, rabbia e disappunto. Quindi, se non si conoscono bene i significati, meglio non usarle queste faccette nipponiche. E come se non bastasse, dopo aver spezzato il sonno, contribuito al peggioramento della vista con la luce che l'i-Phone mi ha sparato negli occhi, al mattino mio marito mi chiede: cosa ci facevi all'una e trenta di notte su wa?
-Partecipavo ad una riunione di whatsappiste per niente anonime!-
Che casino ! ma non è che alla fine faranno un pranzo virtuale ? Tipo la pubblicità della carta igienica data sul tablet ? ..Dico solo una cosa: io viaggio in metropolitana ed ho visto e quindi capito che tutti quelli che marciano costantemente con lo smartphone sotto agli occhi ( mettendo in pericolo la propria incolumità e quella degli altri ) o stanno chattando o stanno su facebook..tutto il giorno !!!! cose da matti ...spero recuperabili :)
RispondiEliminaSi consumano rapporti come cibo, come utensili usa e getta, come abiti e oggetti di ogni genere. Non andiamo più a fondo in niente. Resta tutto superficiale. Il vero pazzo è l'uomo vero 😉
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