martedì 25 luglio 2017

263. MY FAVOURITE SOCIAL

Stasera, mentre preparavo la cena, buttando un occhio allo smartphone e l'altro alle polpette, mia figlia mi ha chiesto: -Mamma, quando avevi la mia età, a nove anni, qual era il tuo social preferito? Facebook, Instagram, Musically?- Ha esitato un po' e poi ha aggiunto: -Non so se si chiamavano così. -
Mi sono girata a guardarla ed ho cominciato a sorridere, e lei, un po' risentita, ha aggiunto, -cosa ho detto di sbagliato?-
-Niente, non hai detto niente di sbagliato, anzi, mi hai indotto ad una riflessione. -
-Cioè?-
-Quando avevo la tua età i social avevano altri nomi, è vero, richiedevano più coraggio, o meglio, più naturalezza, non potevi usare telefonino o computer, dovevi portarci tutto il corpo, non solo la mente. Bisognava esserci nel social, non parteciparvi virtualmente.-
-Allora non esistevano.-
-Non propriamente. Erano diversi. Erano più fighi. Il mio preferito si chiamava 'Casa dei nonni'.-
-Casa dei nonni? Ahahah-
-Sì, era il mio social preferito.
Si entrava per incontrare altri familiari ed amici, e in certi giorni anche persone nuove, amici di amici. Proprio come accade su Facebook. C'erano tanti album fotografici da sfogliare, ma a dire il vero, il più delle volte noi bambini le foto andavamo a recuperarle da scatole di cartone o di legno riposte sul fondo degli armadi. Era una sorta di gioco misterioso, anche un po' pericoloso, perché se ci beccava la nonna ci sgridava e non ci lasciava continuare o, nella migliore delle ipotesi, si fermava a guardarle con noi imponendo le sue regole. Prendeva la scatola, si sedeva sull'angolo del letto, così non si faceva il fosso nel materasso, appoggiava lo scrigno sulle gambe e cacciava fuori una per volta solo le foto che voleva 'postare', quelle in cui stava bene, e 'taggava' gli altri soggetti immortalati, chiamandoli a gran voce. "Maria! Vieni a vedere come eri spiritosa in questa fotografia. Enrico! Qui era al matrimonio di mia sorella, guarda che bella camicia ti avevo comprato! Uh! Questo qui dietro era la buonanima di zio Peppino." E si continuava così fino a quando la nonna non decideva che doveva essere messo tutto a posto, così, all'improvviso, perché magari un ricordo le aveva messo addosso un po' di malinconia. Poi a volte entravano i vicini perché era arrivato il nipotino e non sapevano con chi farlo giocare ed allora ci 'chiedeva l'amicizia' e noi la davamo senza pensarci più di tre secondi. Spesso portavano anche qualcosa da mangiare, un dolce fatto in casa o della cioccolata.-
-Mamma, ma questo social piace anche a me!-
-E non ti ho raccontato delle focose conversazioni sulla politica che gli uomini di casa portavano avanti, gli scontri tra i più 'attivi' e le battute dei più diplomatici per smorzare i toni. Oddio, questo forse ti sarebbe piaciuto un po' meno, a me ad esempio da bambina questa parte mi affascinava, ma non mi piaceva tanto quello che sentivo. Non capivo perché persone della stessa famiglia, con gli stessi principi, gli stessi valori, potessero avere idee politiche diverse. Alla fine, quindi, restavo con le mie sorelle ed i miei cugini.-
-Però questo accade ancora a volte la domenica dai nonni, non è vero mamma?-
-Sì, accade ancora, ed è bellissimo. E mi piacerebbe che qualche volta arrivassero anche i vicini, che uscissero dalle loro case, che tornassero a condividere momenti e spazi comuni, che ricominciassero a non aver paura degli altri, a fidarsi. Mi piacerebbe che quando arriva il nipotino, anziché piazzargli un tablet davanti, andassero a bussare alle porte delle case dove sono altri bambini. Magari se si ricominciasse dalla reale condivisione condominiale, se cominciassimo a capire il valore del bene comune, a collaborare nell'interesse del gruppo, nel rispetto delle esigenze di ciascun individuo, forse migliorerebbe anche la vita di quartiere, e poi quella della città, e poi ... chissà. Insomma, forse è un'altra delle mie illusioni, ma ti confesso che, nonostante tutto, 'Casa dei nonni' continua ad essere il mio social preferito e da settembre riprendi a giocare in cortile con gli altri bambini del palazzo.-
-Potrebbe diventare il mio social preferito: "Il cortile".


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