martedì 16 luglio 2013

43. SEX & TEARS

Ieri è venuta a trovarmi la mia amica Maria, mi aveva chiamato nel pomeriggio anticipandomi che sarebbe passata da me, entrambe saremmo state sole, libere dalla famiglia, avremmo potuto chiacchierare con tranquillità, dicendoci tutto, con grande sincerità. Quando Maria chiama è sempre per raccontarmi qualcosa di nuovo che le sta capitando, qualche evento straordinario della sua vita molto ordinaria. E' entrata in casa con un viso stanco, con un'espressione di sofferenza e due lacrimoni che le scorrevano sulle guance, ci siamo guardate e ci siamo strette in un forte abbraccio. E' una bella donna Maria, grandi occhi scuri che contrastano con i lunghi capelli castani schiariti da qualche riflesso dorato, sguardo sincero e fiero, labbra ben disegnate ed un sorriso meraviglioso. Guardandola arrivare, così, con l'atteggiamento di chi è stato appena picchiato dalla vita, ho avuto un dolore allo stomaco ed ho cominciato ad intuire il motivo di quella condizione. Voglio molto bene a Maria, ci conosciamo da poco più di vent'anni, anni durante i quali ci siamo sposate, abbiamo avuto dei figli, insomma, anni in cui abbiamo realizzato le nostre massime aspirazioni, quelle di diventare mogli e madri. Se Maria soffre, soffro anch'io, e lo stesso si può dire di lei quando a star male sono io. Già dalla telefonata avevo capito, già dal suo tono. Un paio di settimane fa mi aveva chiamata per raccontarmi di Simone, un ragazzo che aveva conosciuto una sera ad una festa a casa di amici. Simone era con la moglie e le sue due bambine e Maria con il marito ed il suo piccolo Daniele. Simone era stato da subito molto carino con lei, si era mostrato simpatico e particolarmente interessato alla sua persona. Maria l'aveva osservato durante tutta la festa ed era giunta alla conclusione che fosse un tipo abituato a fare il galante un po' con tutte, un tipo a cui piaceva lusingare le donne e quindi non ne era per niente attratta. Il fatto poi che non fosse neanche bello, costituiva un'aggravante: mai le sarebbe potuto piacere un tipo così. Per questo, quando lui le aveva chiesto il numero di telefono, senza che la moglie se ne accorgesse, gliel'aveva dato senza alcun timore, tanto tra lei e quell'uomo, non sarebbe mai potuto succedere niente. Ma la vita talvolta è beffarda, ti riserva strane sorprese. Maria mi aveva raccontato che i complimenti che le faceva Simone non la lasciavano del tutto indifferente, che le piaceva quando lui le diceva che era bellissima, che era sensualissima, quei superlativi proprio la facevano sentire bene. Come tutte le donne, stava iniziando a cedere alla banalissima corte di un donnaiolo. Al telefono già l'avevo avvertita, le avevo detto che quelli come lui non c'entravano niente con lei. Lei che è piena di ideali, di passione, che non fa niente senza metterci il cuore. Gliel'avevo detto che con quel Simone si sarebbe scottata. Adesso, a distanza di due settimane, veniva da me, in lacrime, un sospetto ce l'avevo. "Avanti su, forza, confessa, c'entra Simone, vero?" Maria mi ha guardato, ha intensificato il pianto ed ha fatto di sì con la testa. Lo sapevo, lo sapevo ... NO, non doveva succedere. Ma perché noi esseri umani non seguiamo mai i consigli degli amici? Perché? Forse perché ci sono momenti in cui ti senti forte, pensi di essere in grado di gestire qualsiasi situazione, che sai tener testa a tutti, che il gioco vale la candela. Maria ed io ci siamo sedute in cucina, le ho versato un po' di vino bianco che era in frigo, già aperto, me ne sono versata un bicchiere anche io ed ho messo il contenuto di una bustina di noccioline in un piattino. Ci siamo guardate e lei mi ha sorriso, per un attimo ha smesso di piangere, ha detto che era la solita cretina, che si era innamorata di uno che sin dall'inizio si capiva che non le avrebbe potuto dare niente di buono.  Poi ha ripreso a piangere e mi ha raccontato che si erano visti pochi giorni prima e che avevano fatto l'amore. La notizia, prevedibile, mi ha causato un crampo allo stomaco. Perché l'aveva fatto? Continuando il racconto si è definita, in maniera autoironica "un'adolescente tardona". In pratica, un paio di giorni dopo aver fatto l'amore lui se n'era uscito con la solita frase da coglione: "non possiamo e non dobbiamo più vederci, io non posso frequentarti, tu rischi di sconvolgere la mia vita, mi prendi molto, non posso rischiare di rovinare il mio matrimonio." Maria aveva provato a dissuaderlo, ma non c'era riuscita. Mentre mi diceva dei messaggi che gli aveva scritto, implorandolo di continuare a frequentarsi, a vedersi, è scoppiata in una grande risata. "Ma chi cavolo lo vuole uno come quello?" "A pensarci bene a me non mi piace proprio! Non mi piace fisicamente, non mi piace caratterialmente, non abbiamo le stesse idee ... ma chi cazzo gliel'ha detto che ci saremmo innamorati?" E poi, dopo aver buttato giù tutto il bicchiere di vino, ha detto: "Ma perché ha dovuto dirmi quello che mi ha detto? Ma cosa credeva che avrei lasciato mio marito per Lui? Perché gli uomini non iniziano a pensare che esistono davvero le belle senz'anima ... perché Simone ha parlato prima del tempo? Prima che fossi io a stancarmi di lui, a realizzare che io con lui non avevo niente in comune, niente da condividere, niente!" "Ha recitato il suo copione, come avrà fatto altre decine di volte, senza pensare chi c'aveva davanti" Ecco, come sempre Maria è riuscita a ritrovare il suo bellissimo sorriso ... siamo scoppiate entrambe a ridere perché immaginavamo lei come una mangiatrice di uomini, lei che non aveva mai tradito il marito prima di allora. Ha cominciato a dire: "ma perché non sono come quelle di Sex & City? Perché non riesco ad essere sicura di me? Non avevo mica bisogno di un Simone qualsiasi che mi dicesse che sono bellissima e sensualissima? Che cosa ho fatto? Ho dato il mio corpo ad un cretino che mi ha sedotta anche con un copione prevedibile ..." Le ho detto che le cose si sarebbero aggiustate facilmente, sarebbe stato facile cancellarlo dalla sua vita. del resto, di uomini come Simone se ne trovano tanti: collezionano donne come fanno i bambini con i giocattoli, finita la curiosità, l'interesse per la novità, mettono via il giocattolo e lo rimpiazzano con uno nuovo, stando attenti, però, a non interrompere bruscamente il rapporto perché non si può mai sapere, un domani potrebbe tornare utile il vecchio giocattolo ... Era successo questo a Maria, quello che accade a molte donne, voleva qualche complimento, voleva sentirsi desiderata ed ha ceduto alle lusinghe di un uomo esperto che di Maria ne ha già incontrate tante. Prima di lasciarci ci siamo abbracciate forte, poi ci siamo guardate ed abbiamo esclamato: evviva le donne, evviva il buon vino!

12 commenti:

  1. ... ti ho letto , e poi ho pensato... mmm
    vorrei essere Maria ..
    perche' ha un' amica come te Mavi ...
    e ora provo una sana invidia ^_^
    by Candy !!!

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  2. Hai detto detto giusto e tutto ! Ma mi resta sempre una domanda alla quale non ho risposta :" perché ci cadete sempre ? l'inizio della fine era in una frase che hai scritto e che ti riporto : " Per questo, quando lui le aveva chiesto il numero di telefono, senza che la moglie se ne accorgesse, gliel'aveva dato senza alcun timore," ...beh uno che ad una festa con la moglie presente riesce ad avere il sangue freddo e l'abilità di chiedere il num. di telefono ad un'altra donna per un appuntamento...è uno che lo fa "per mestiere".. :)
    Ciao Mav

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  3. Se ne è vista bene Maria eh?!
    Il pianto post coitum, poi, ha del patetico...

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  4. Non mi sembra giusto che tu racconta la confidenza che ti ha fatto una tua amica, pensa se viene letta dal marito o da qualcuno che la conosce, non ci fai certo una bella figura.

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  5. Mi piacerebbe conoscere questo anonimo che spara cazzate credendo di essere simpatico. Proviamo a fare un identikit: persona depressa, invidiosa (perfino dei personaggi inventati), e probabilmente donna ... In ogni caso, è intuibile che Maria è un nome inventato, ha un po' di tutte le mie amiche, Maria siamo tutte noi donne che viviamo la vita con coraggio e determinazione, soffrendo, ma anche godendo tantissimo :-)
    Il marito di Maria è un uomo fortunato ad avere accanto una donna VIVA e se fosse identificato, sarebbe molto invidiato.

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  6. Sei sicura che la persona depressa non sia tu e qualche tua amica VIVA CHE GODE TANTISSIMO? Non voglio credere che le donne siano tutte così. Poi la mia critica era sul fatto che certe cose si sono sempre fatte e si faranno sempre, ma non mi sembra giusto sbandierarle ai quattro venti. Io se dovessi venire da te a confidarmi ci penserei cento volte. Inoltre mi farebbe piacere sentire qualche altro commento che non sia il tuo,perchè può anche darsi che io sbagli.

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  7. In verità, ti si vorrebbe anche rispondere ma non si capisce se sei l'autrice di tutti i commenti anonimi perchè sembrano un po' contraddittori.

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  8. Ridiamo un po' ..bisogna scherzare in questo mondo di falsari per sopravvivere .
    Anonimo...chi è costui ? sarà quello che ti fa centinaia di chiamate sul telefono di casa e tu non puoi riconoscerlo perché la legge tutela la privacy di chi chiama e non quella di chi risponde e che paga la bolletta telefonica ( stranezze della privacy); sarà il condomino sconosciuto che ti graffia puntualmente la macchina nuova ? sarà quello che abita sotto di te e che tu non sai che conosce tutti i fatti tuoi ; sarà il tuo collega di lavoro del quale ignori i passatempo ..e che magari vorrebbe scoparti ; sarà tua moglie o tuo marito al quale hai dato l'amicizia su facebook presentandosi sotto mentite spoglie; sarà il tuo amante che ti manda messaggi in codice per sviare le indagini del coniuge..
    Chiunque esso sia, ha una particolarità : è un estremista; o ti fa dichiarazioni di amore ..rasentando lo stalking...o ti invidia e ti odia. E' il latore di una libertà: quella di essere anonimo...potrà sempre dire " non ero io "; ma così potrebbe perdersi anche un invito a corte dal re o dalla regina non potendo affatto dimostrare la sua firma. Quelle rare volte che ho provato a fare l'anonimo mi è andata sempre male..facendo la fine di Fantozzi che nel film falsifica la voce al telefono chiamando il megadirettore che risponde " pronto..è lei Fantozzi ? ". L'anonimato è un arte...non è un'improvvisazione, è una qualità che spesso ti consente di mettere in pratica le stesse azioni che magari critichi, ma con molta più perizia...............stop !
    Vabbuò ( come direbbe Schettino )....prendetela come una allegra scrittura.

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  9. Bravo Natrum, è il tuo scritto migliore. Comunque, era ancora peggio ... "Pronto, Fantozzi!!!" senza punto interrogativo. :-D

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  10. Meraviglioso roba da tenente Colombo : è la seconda persona che mi chiama Natrum : della prima " anonimo ", riporto il suo intervento:

    " Anonimo 23 giugno 2013 - 10:09 "

    "Che ti devo dire, Natrum, volendo citare il più grande statista della storia d'Italia, padre del secondo più grande statista della storia d'Italia, sono anch'io, come tutti, nè più nè meno che una "scoreggia nello spazio".
    Adesso il sig. Giovanni Dimarzio.... CHE SIANO LA STESSA PERSONA ? o ci vogliono i punti esclamativi !!!.. che casino si sta bisticciando la punteggiatura.
    una volta su di una chat " c6" scoprii che un tizio aveva 52 nick diversi !!!!
    Non ne parliamo di FACEBOOK..dove c'è chi ha più profili con lo stesso cognome e nome , uno solo con la foto..e magari un altro senza foto ..con una sola amica ..donna !!!! ah ah ah .
    Un consiglio : per quanto abili possiate essere non scrivete troppo su internet..perché lasciate sempre trasparire qualcosa di voi....e poi...e poi...chissa' che tra gli anonimi non ci sia anche il coniuge della blogger...ma non solo tra gli anonimi ( qui.. mi consenta l'avvocato...ho un ragionevole dubbio)....
    beh e' ovvio che un po' si scherza...un po' si fa sul serio..tanto stiamo su internet e sin quando non diciamo parolacce..puo' andare.
    Nat.

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  11. Ero io ma mi incasinai con l'account. Ma lo sai a chi mi riferivo quando scrissi: "...il più grande statista della storia, padre del secondo più grande statista della storia...". Umberto Bossi e "il trota"... Così si espresse l'Umbertone, falso medico, contro Gianfranco Miglio, docente universitario, ideologo" della Lega quando questi ne prese le distanze. "Gianfranco Miglio è una scoreggia nello spazio...". Del "trota" è inutile parlare...

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    1. figurati...in questo caos tragicomico che ci circonda oramai incasinarsi è il minimo.
      La lega ? ....i nuovi barbari del 2000..
      il loro motto era ( perchè adesso si guardano bene dal pronunciarlo ) " Roma ladrona "...!!!!!!!!!!

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