Oggi, 13 agosto 2013, ci prepariamo tutti al gran giorno ... tra due giorni è Ferragosto! O Natale, fate voi. Tanto è uguale: si ha un pretesto per farsi gli auguri, per mandarsi inutili sms, o whatsapp, o post su FB, non si lavora, si fanno grandi abbuffate, si sta assieme a tanta gente, parenti e non. L'unica differenza è che non bisogna comprare i regali. La giornata inizia solitamente con le frasi di circostanza in spiaggia: "Buon Ferragosto!" "Poi perché si chiama così?", "Perché è a metà di agosto, quindi ferra, nel senso che taglia, agosto". "Ma noo" interviene il solito saccente, "Ferragosto viene dalla frase latina Feriae Augusti, ovvero le Feste (in onore) di Augusto ...", "Sarà" aggiunge il qualunquista, "È un giorno festivo perché coincide con il giorno dell'Assunta, ovvero l'assunzione della Madonna al cielo", conclude perentorio il saggio. Meno male che puntuale, arriva il solito casinista ultraquarantenne con la sangria che versa da bere a tutti, mettendo a tacere chiunque. A pranzo molti si riuniscono nelle case, altri si dirigono verso improvvisati agriturismi ed altri ancora restano a sporcare allegramente le spiagge! Spesso i parenti in vacanza in zone vicine, o rimasti in città, raggiungono la casa delle vacanze del più generoso e si piazzano là per un giorno o due, invadendo tutti gli spazi occupabili. Dopo i primi momenti di facile euforia, di strana complicità, ci si lancia sul cibo, sugli alcolici, su tutto quanto possa procurare piacere e possa stordire, distraendo ognuno da quella ingiustificata atmosfera cameratesca. In genere, qualcuno si sente male per il troppo mangiare, qualcuno si ubriaca, qualcun altro inizia a litigare recriminando per qualche torto subito in passato (proprio come accade a Natale). La sera vanno in giro per le spiagge, nel vano tentativo di smaltire gli eccessi calorici. Uomini con pance gonfie e dure come cocomeri, facce stanche e deluse. Un altro Ferragosto è passato ed ora? Qual è la prossima ricorrenza? Qual è la prossima occasione per far festa assieme? Il pretesto per riunirsi? Perché alla fine il problema è questo: si aspetta il giorno di festa per incontrarsi, per sorridersi, per abbracciarsi, per brindare assieme. Lo si fa quando lo si deve fare e con chi se lo aspetta, e non quando lo 'si vuole' fare. Siamo vittime del conformismo, degli stereotipi, delle convenzioni. Finiamo per essere felici a comando. Eppure io credo che sia sempre meglio una sana malinconia che una falsa euforia, foriera di delusioni e grandi intossicazioni alimentari.
Buon Ferragosto a tutti!
leggo il tuo post..e rivedo tanti ferragosto...tutti più o meno come descrivi... la riprova che ciò che vedi appartiene solo al tuo ( mio..etc ) mondo "locale" e che questo "generalizzare" è generato solo da una visione ristretta " locale ", è una verità che non mi è ancora andata in testa ! Perché forse non sono libero o meglio non ancora uno spirito libero. Questa estate sono stato "spinto" ad andare dove non volevo andare; a me piace il mare e poi sono tendente alle distanze brevi...ma la spinta mi ha catapultato al di là dell'oceano in un posto a Nord...dove il Ferragosto...il mio..il tuo..quello di molti...non esiste; esistono paesaggi ...verde..acqua...uccelli..orsi..balenemontagne..ghiacciai... dove tu sei l'intruso e dove devi vivere secondo regole che abbiamo dimenticato, ma che poi, quando ritorni, ti lasciano un sapore di nostalgia. Ecco, allora, che leggendo il tuo post come al solito ben descritto..pensi " questa volta mi sono salvato !
RispondiEliminaLa distorsione, nel mio caso, sta nel fatto che sono " stato spinto ad andarci " ..ed allora penso che non sono " uno spirito libero ! Sono stato trascinato là dove ..poi... mi è piaciuto !!!!!
Ciao Mavi.
Bentornato Nat! Come sempre puntuale e sagace il tuo commento ... Sì, per fortuna il mio è un Ferragosto molto circoscritto, ma anche qui, in questa nostra provincialissima Italia, potremmo dare un senso diverso a questo giorno ... Se solo lo volessimo :)
Elimina