Se ascolti gli uomini sposati, dicono tutti la stessa cosa: in casa comanda mia moglie! Quando provi ad ascoltare le mogli ti dicono che non è vero, che è il marito che vuole essere comandato, che cerca chi gli organizzi la vita e gli dica cosa fare quotidianamente, che in realtà cerca una seconda mamma.
Se ti fermi ad ascoltare gli uomini delusi, ti dicono che le donne sono tutte zoccole; le donne tradite dicono che gli uomini ragionano con il pisello.
Una cosa è certa: le donne pensano molto più degli uomini e trovano sempre mille giustificazioni ai comportamenti propri e di chi hanno difronte, sono più complesse e più fantasiose. Gli uomini, dal verso loro, sono più categorici, o è bianco o è nero, ma davanti all'offerta di un corpo femminile perdono ogni certezza.
In virtù di questa debolezza la donna delusa, che non ha una vita serena, si offre aspettando il primo acquirente e si concede fiera della propria conquista. Non sto parlando di donne fredde e calcolatrici, parlo di donne deboli, donne che si concedono al primo individuo di sesso maschile solo perché hanno bisogno di sentirsi dire belle parole e frasi fatte, inutili complimenti. Quanti profili troviamo su FB di donne apparentemente frivole, in attesa del cretino di turno? Quante volte davanti a foto provocanti di donne volgari abbiamo pensato: qui manca solo il prezzario ...
Ma gli uomini? In tutto questo, gli uomini che ruolo hanno? Devo dire che non ho mai avuto grande stima dell'universo maschile, forse perché provengo da una famiglia al femminile, tre figlie ed una mamma lavoratrice, autonoma, quasi in tutto, quasi. Spesso mi chiedo qual è la funzione dell'uomo, qual è il ruolo nella famiglia? Aldilà della funzione sessuale, cosa resta? Mio padre è stato un padre tradizionale ed ha sempre svolto un ruolo ben preciso, quello di uomo forte, che protegge, che rassicura, il buon padre di famiglia che si pone a scudo per proteggere i figli. Ecco, questa è l'immagine che ho dell'uomo: una barriera fisica, un ruolo tutto materiale e poco spirituale.
Mi viene da pensare che l'uomo sia un essere così fragile, così vulnerabile. Se pensate alle relazioni sentimentali, una donna che non ne può più di un uomo lo lascia anche se non ha alternative, un uomo interrompe una relazione solo se ha un'alternativa, altrimenti, vive altre storie parallele che l'aiutano a sopportare la realtà. Ovviamente è una generalizzazione e, come tale, non è corretta, o meglio, è un'osservazione che non tiene conto delle dovute eccezioni, ma è comunque un comportamento abbastanza diffuso.
Se guardo al mio passato, alle storie vissute o ascoltate, osservate, vedo uomini burattini e donne burattinaie. Anche io ho sofferto per amore, ma più che per amore alcune volte ho sofferto per rabbia, sì, per la rabbia di non essere riuscita a mandare a quel paese qualcuno prima che scomparisse.
Degli uomini, però, ho anche un'immagine tenera, di individui da proteggere, a cui dare sicurezza, a cui è necessario assegnare un ruolo di guida, per farli sentire importanti e rispettati ... forse però non è un'altra immagine, è sempre la stessa ... Insomma, vedo donne che si agitano, che si smontano e si ricostruiscono, che si spogliano, che per piacere si sottopongono a diecimila interventi di chirurgia estetica, ho davanti una vetrina di oggetti da ammirare e usare a piacimento e continuo a pensare che l'uomo sia il debole? Forse la donna lo è molto di più, forse è tutto molto più semplice e lineare, è la storia di sempre, i ruoli di sempre, dove c'è chi si vende e si svende e chi acquista, usa e getta via. E' più debole la donna che offre prestazioni sessuali in cambio di gratificazioni professionali o l'uomo che pur di godere di queste prestazioni si espone professionalmente e le dà ciò che chiede? Insomma, al mercato chi vince: il venditore o l'acquirente?
Ma per fortuna ci sono anche altri mercati dove uomini e donne sono uguali ed il rispetto e la complicità la fanno da padroni, dove non conta l'apparire, conta l'essere, dove non c'è virtuale, c'è solo reale, dove non si vendono persone e prestazioni, dove ci si scambia esperienze ed i ruoli si invertono di continuo, dove conoscersi è arricchirsi e non servono belle parole, solo coraggio ...
Quello che hai scritto è generalmente vero..ma sta cambiando in peggio la malattia è infettiva ! Ho letto un libro “ L’interiorità maschile “ di Duccio Demetrio e ti riporto qualche piccolo stralcio dove si evidenziano tutte le negatività dei maschi di cui in parte hai postato, ma dove l'autore evidenzia anche un nuovo " soggetto" donna gli ha preso le misure ed anzi come un boomerang lo affronta e lo sconfigge senza che “ il presuntuoso “ maschio se ne renda conto.
RispondiEliminaMavi io penso che ci stiamo avvicinando alla paritetica “ negatività” tra uomini e donne. Cmq ti riporto qualche frase del libro.
“Maschi che misurano il valore di un uomo in base a forza o debolezza;
maschi che si vantano delle loro imprese cruente, dissolute, immorali e non si chiedono mai chi sono;
maschi che non sanno cosa sia il senso di colpa, che confondono la tragicità dell’esistenza con un’occasione vantaggiosa persa;
maschi che se la prendono con le donne, tanto in affari quanto in amore;
maschi che hanno sempre bisogno di una corte, di paggi e giullari, di squadre o comitive per allontanare da sé l’angoscia della solitudine;
maschi che hanno insegnato alle donne pessime abitudini, che si lamentano di averle per concorrenti migliori di loro e più terribili;
per i maschi esistere coincide con il fare. Se non hanno un antagonista lo vanno a cercare, lo stanano..lo inventano;
I maschi hanno sempre bisogno di una preda, da mettere nel carniere;
Non conoscono il significato di vita interiore, né la bellezza dell’inutile e del gratuito.Possono e sanno amare solo quello che vedono.”
ma l’autore a questo punto accosta anche le donne, in particolare quelle in carrieria, ma io aggiungo che pian piano tutte le donne si stanno adeguando !
“Le donne in carriera che li stanno emulando, appartengono anch’esse ad una storia antica..seppur scritta dai maschi: le più scaltre ed esperte nell’arte del particolare approfittano delle mercanzie dei modelli maschili contemporaneo o di quello che fu: ne imparano, ne hanno imparato assai meglio le tecniche; li hanno voltati e rivoltati, li osservano al lavoro , a letto, intenti a ufficiare incombenze volgari. Prendonoda loro lezioni ai master. Si divertono a irritarne la superbia e la suscettibilità primordiale. Li studiano meglio per ricavarne vantaggi, mutui e rendite. Purtroppo al pari dei maschi non sempre spartiscono i pubblici benefici e ricavi con le loro simili.”
un mio commento: " potevate essere eternamente migliori " ed invece vi state adeguando a noi...ovviamente , come precisi tu, è una generalizzazione non sempre vera.
Ciao Mavi.
Quante chiacchiere...
RispondiEliminaDiceva mia nonna: "Parlare per far prendere aria alla bocca".
Vuo' fa a rivoluzzione e fai 'a rivoluzione ma basta con le banalità...
“ VITA DI PI’….ppa “
RispondiEliminaIn un palazzo di fronte al mio, si vedeva, attraverso una finestra , il lato di un tavolo e la sera in questo posto di capotavola si sedeva un uomo sulla cinquantina e per un paio di ore, restava seduto lì in panciolle con addosso una canotta e mangiava..mangiava..sembrava il re Mida…servito e riverito. Nulla lo smuoveva da lì . Si vedeva una donna che ogni tanto gli portava qualcosa.Il suo sguardo era ritto di fronte a se ..evidentemente guardava la Tv… Osservandolo mi dicevo sempre :“ Ecco lì, ha il suo regno, è contento..mangia..non muove un dito..quando si stuferà andrà a dormire e magari pretenderà dalla sua donna anche “ il dolce “ ... e qui invece ci facciamo tanti pensieri e problemi esistenziali “..Forse la mia era un analisi superficiale, non conoscendo affatto chi era e come vivesse…ma mi trasmetteva una odiosa sensazione di “ impermeabilità “.
Nat, tu sei una persona sensibile e colta, gli anonimi, oltre ad essere vili, sono anche ignoranti, sbagliano sempre: adesso rivoluZzione. Meglio essere banali e sensibili, che originali e stupidi :)
RispondiEliminaE' evidente che gli (ma credo sia uno) anonimi che scrivono qui non hanno argomenti e cultura, scrivono solo per infastidire me, ma li lascio fare, miseri, vili individui che possono campare solo sul web. La critica, l'ho già detto, è utile, ma se supportata da valide teorie, qui non si contesta il senso, si contesta l'autrice. Va bene così. Molti nemici molta gloria :)
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