giovedì 31 dicembre 2015

184. MASTICANDO UNA GOMMA AL GUSTO DI FONDOSCHIENA

"Che non finisce mai, non finisce mai e non finisce maaaaiiii"
Così cantava la mattina del 31 dicembre del 2015 l'uomo canuto, mentre si guardava nello specchio del suo bagno, felice, perché anche quest'anno ce l'aveva fatta. 
"Noi siamo gli immortaaaaliiii" E se a 98 anni riusciva ancora a cantare ed a riconoscere l'immagine riflessa, forse era vero ...
"Guardamiii prendo tutta la vita com'èeee, non la faccio finita, ma incrocio le dita e mi faccio un caffè" canticchiava Angelina, mentre versava il latte nelle tazze delle sue bambine, reduce da un anno di delusioni, mortificazioni, sconfitte e ... di merda insomma, fiera e coraggiosa.
"E non è scritto da nessuna parte che io e te avremmo avuto vita regolareeeee" urlava Saverio, traditore impenitente, amante prodigo e felice di avere accanto una donna che lo avrebbe sempre perdonato, troppo insicura per farsi rispettare, donna senza aspettative, oramai arida e triste.
"L'anno che sta arrivando, tra un anno finirà, io mi sto preparando, è questa la novità..."
Cantava il nostalgico Sergio, uomo barbuto di mezza età, neo vedovo.
"L'amore non ha torto l'amore non ha ragione, l'amore batte i denti, l'amore scalda il cuore" urlava Claudia, dall'alto dei suoi venticinque anni, bella e sicura.
"Non è razionale, non lo puoi spiegare: tremano le gambe mentre ride il cuore ..." sussurrava Spago, pensando al suo ragazzo inquieto
"Libertà è un concetto semplice se non ne sai il significato..." Cantava Laura, con la maturità e la consapevolezza di aver vissuto sempre con intensità e di aver pagato caro il prezzo della propria integrità.
"Viva il crogiuolo di pinzeeee, viva il crogiuolo di panzeeee ..." Cantava Massimo massaggiandosi la pancia indurita dagli abusi dei festeggiamenti natalizi, alla faccia dei vegani!
"Ho consumato 21 grammi di felicità... " cantavano inconsapevoli Bianca e Simona, belle e sfrontate come solo i bambini sanno essere.
"Amore mio, ma come ho fatto a restare in silenzio difronte a teeeee ..." Cantava Imma un po' malinconica, mentre accarezzava il suo cane, surrogato di figlie lontane.
"Un giorno all'improvviso m'innamorai di teee ..." cantavano a squarciagola Elio e Greta, suscitando sorrisi e tenerezza.
"La raccolta porta a porta, la raccolta porta a porta... ritmava a suon di slogan Francesca, facendo sorridere la piccola Emma che teneva tra le braccia.
"E quando arriva la notte, e resto sola con me, la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché ..." Canticchiava Silvia, con gli occhi bagnati.
"Io posso dire la mia sugli uomini, qualcuno l'ho conosciuto, qualcuno mi è solo sembrato, qualcuno l'ho proprio sbagliato ..." intonava a bassa voce Valeria, mentre tornava a casa, stanca di lavoro.
"A che sarà che sarà ..." intonava Nat, pensando a quanto fossero belli i testi delle canzoni di qualche anno fa.
Mentre si brindava al nuovo anno, con qualche lacrima di troppo, si tenevano per mano Vittorio e Maria, e dicevano cose incomprensibili ...

E tante altre parole ancora si potevano ascoltare quel 31 dicembre: auguri finti e silenzi assordanti, messaggi inaspettati e quelli mai inviati. 
Non voglio fare la guerra ai botti, a me piace festeggiare accendendo bengala e sparando botticelle, certo, ci vuole misura in tutto, quei botti che spaccano vetri e timpani non servono a nulla, solo allo stolto che non ha altro modo per farsi sentire. Ma bisogna mandarlo via quest'anno, e far festa per l'arrivo del nuovo, in ogni modo, perché se lo accogliamo bene, forse ci riserverà belle sorprese ...
Credo che Jovanotti, a furia di masticare gomme dai gusti improbabili, abbia prodotto sufficiente saliva per riempire le vasche da bagno di tutte le case della famiglia Renzi, quindi spero che l'anno nuovo il "simpatico" Matteo, avendo sempre la bocca aperta, riesca ad ingurgitare litri di saliva al gusto di ... beh leggete il titolo del post e, a tutti voi, parenti e amici meravigliosi, lettori coraggiosi e non, ammiratori sconosciuti, discreti e non, tanti auguri. Buon anno!





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