Non è il titolo di un nuovo film di
Benigni, no, che tra l'altro, dopo le recenti affermazioni sul referendum
costituzionale di ottobre, credo meriti di essere riabiltato.
È piuttosto il vero titolo dell'editoriale
di Scalfari oggi su la Repubblica.
Per me è stata un'ardua impresa arrivare
fino in fondo all'articolo, il bruciore di stomaco aumentava ad ogni parola, ed
ha raggiunto l'apice quando ho letto le seguenti affermazioni:
" ... Personalmente non mi
oppongo affatto al monocameralismo, esiste in quasi tutti i Paesi
d’Europa. Non mi oppongo neppure a chi comanda da solo, con un ristretto
cerchio magico di devoti: anche questa, in una società complessa come
quella in cui viviamo, è diventata di fatto una necessità. Salvo un punto
che tuttavia è fondamentale: ci dovrebbe essere una oligarchia invece del
cerchio magico dei devoti …”
Che misero leccaculo!
Poi, gli ho voluto concedere il
beneficio del dubbio, ed ho proseguito, ma ho dovuto fare un grande sforzo per
riprendere la lettura dell'articolo e, devo dire, sul finale si salva in parte, trovando un po' di Malox nelle ultime parole, soprattutto quando
afferma:
"... Renzi — lo ripeto con verità e
senza ironia — ha carisma e l’intelligenza di saperlo usare. Quindi
così sia. Ma, secondo il mio personale punto di vista, così sia soltanto
ad alcune condizioni. 1. Modificare la pessima legge
elettorale già esistente e adottare invece quella di De Gasperi del
1953, fondata sul sistema proporzionale.
2. Ammettere l’apparentamento tra
varie liste, cioè un’alleanza pre-elettorale. 3. Introdurre un premio
previsto ad una maggioranza che ottenga un voto
del 50 per cento più uno. Una maggioranza talmente esigua da
rischiare l’ingovernabilità. Il premio dovrebbe arrivare al
massimo ai 55 seggi ottenuti dai partiti che hanno vinto ….
... Caro Matteo, tu non sei un Papa e
soprattutto non sei questo Papa. Ma devi essere il leader di un
partito di sinistra. Ebbene sposta la sinistra e te stesso su questa
battaglia che ti eleva ad un livello diverso e nuovo: adeguato almeno
in parte a quello della Germania di Angela Merkel. Se farai questo,
gli europeisti d’ogni Paese del nostro continente saranno al tuo
fianco.Altrimenti crollerai sotto il peso di errori economici, demagogici
e politici che diffonderanno gli illeciti profitti d’una
corruzione che ormai già minaccia profondamente l’interesse
dello Stato, cioè di noi tutti ..."
C'è una questione importante su cui non
si sofferma Scalfari, ed è per questo che non ha più la mia stima: la
corruzione.
Quando elenca le condizioni alle quali accetterebbe Renzi come capo assoluto,
dittatore insomma, non indica la caratteristica principale che dovrebbe
possedere un uomo, politico o non: l'onestà. Davigo ha detto una grande verità,
generalizziamo se vogliamo, diciamo pure che tutti rubano, che tutti fanno
'piaceri' ad amici e parenti, tutti corrotti, ma è grave che nessuno più se ne
vergogni.
Forse è condivisibile quanto afferma Scalfari sulla volontà di pochi,
sull'esigenza di un condottiero che riorganizzi il caos attuale, in molti
dicono: voglio un dittatore buono! In alcuni momenti l'ho detto anche io. Ma il
dittatore buono non esiste. Il dittatore buono dovrebbe essere come una madre,
ed il popolo i suoi figli. Allora sì. Ma con tanti figli, la migliore delle
madri non potrebbe fare a meno di chiedere aiuto a qualche collaboratore, di
demandare ad altri qualche compito, insomma, si troverebbe in debito con questi
surrogati di genitori, e prima o poi sarebbe costretta ad affidare a questi
alcuni dei suoi figli, magari quelli meno remissivi. La migliore delle
madri, si troverebbe ad assoldare dei maestri, degli educatori e piano piano
perderebbe controllo anche su di essi, sarebbe costretta a sdebitarsi, insomma,
non sarebbe più l'unica a decidere, ma non sarebbe neanche disposta a dire di
aver sbagliato. Ci vorrebbe quindi un codice di condotta, ma dovrebbe essere
approvato da tutti. La prima cosa che insegna una buona madre è la
condivisione, la solidarietà e la partecipazione. La migliore delle madri fa il
bene dei suoi figli, ma non vuole che altri critichino il suo operato. Il
dittatore buono non esiste, la madre perfetta non esiste. Sbagliare con un
figlio si può, c'è sempre modo per rimediare, ma sbagliare con una nazione è
molto più grave e gli errori potrebbero essere irrimediabili.
Scalfari, che ne direbbe di restare al
bar assieme ad Augias? Mi pare non abbiate più tanto da dire.