mercoledì 31 agosto 2016

226. UNA VACANZA SOCIAL


Tra cicciottelle in costume e silhouette con i burkini, tra webeti che ammazzano in nome di un dio che non li paga, tragedie commissionate e stragi impacchettate, tra inni nazionali e uomini senza nazione, tra beneficenza e deficienza, vorrei ma non posto, posto non posto, posto non posto, posto non posto, posto, fortissimamente posto!
Viva agosto in città, viva le vacanze a luglio e settembre, viva il posticino che conosco solo io, viva le mangiate che mi sono fatto, viva tutte le sere al ristorante, viva le braciate con gli amici, viva i giri in barca e pure quelli sul pedalò, viva l'animazione che si tiene i bambini che io non li ho proprio visti, viva i lettini nightmare che ti cosentono di far rientrare la pancia così posso farmi la foto in costume ed essere figa anche in spiaggia, viva il mare, i tramonti, la musica, i tramonti, gli aperitivi in riva al mare, i tramonti, le gambe abbronzate ed i tramonti.
Viva i castelli di sabbia, non scuole di sabbia, cazzo! 
E adesso voglio vedere come andiamo a comandare.
Carichi di luoghi comuni e di luoghi in comune con troppi sconosciuti, pieni di prevedibili contraddizioni.
Forza che a noi in fondo questa vita piace, ricca di vincoli e scarsa libertà,  foriera di finte rivoluzioni e dotata di mille alibi. 
Io, intanto, vado a controllare se il mio vicino al mare ha smesso di giocare al piccolo giardiniere (post 215), se è pronto per andare a comandare dal divano della sua casa in città. Jamm bell!


1 commento:

  1. mostrare...rivaleggiare....far vedere che ciò che si fa è migliore di quello che fai tu...e poi il branco ! da quello di tamarri a quello evoluto e sofisticato di persone che soffiano tutte nello stesso verso e non sanno perché...e tante altre teatralità sul palco della loro, nostra vita. Mi chiedo perché tutto questo ? A qual fine ? per dimostrare all'altro di essere migliori ? non penso, non ha senso e spesso l'altro ti risponde pan per focaccia. ed allora perché ? per mostrare al proprio io che c'è e che vale qualcosa ? ma quella è una autovalutazione ed è fine a se stessa..non ha valore reale....ed allora perché ? Penso a due ipotesi : che tanti, autocriticamente, non capiscano l'inutilità di questi comportamenti che possono solo far punti tra i loro stessi simili ( una specie di club delle nullità gonfiate ) oppure semplicemente perché " nun stann' buon ? " penso proprio a quest' ultima ipotesi. :)

    RispondiElimina

Grazie per il tuo contributo