Avete presente quelle agende che non iniziano dal 1° gennaio, ma partono dal mese di dicembre dell'anno precedente? Ecco, io sono così. Non che voglia rivivere il mese di dicembre, intendiamoci, viceversa, mi sono portata avanti con il lavoro, ho deciso già diversi giorni fa che per me il 2016 poteva finire, aveva fatto abbastanza!
Sarà perché compio gli anni a inizio dicembre, ma spesso i cambiamenti che mi appartengono cominciano prima della fine dell'anno.
Un anno fa, il giorno del mio compleanno, cambiavo casa, e qualche cosa in più, quest'anno ho cambiato prospettiva, ho cominciato ad aspettare di essere raggiunta, a non inseguire, ma neanche a scappare. Ho cominciato ad apprezzare la solitudine, a non accontentarmi dei finti amici, dei finti amori, a lasciare andare chi mi aveva dato tanto, prendendo ancor di più, a cacciare chi non era pronto per me e ad accettare un rifiuto inconsciamente auspicato, ed oramai posso dire che chi mi è rimasto accanto ha superato la selezione. Infatti sono sola. Quasi. Mai mettere alla prova le persone, il novantanove per cento delle volte disattendono le aspettative. Non lo fate mai, soprattutto a Natale. È che questo è un periodo strano, emotivamente delicato, bisogna decidere come difendersi dalla malinconia, c'è chi mangia tanto, c'è chi fa sesso inconsulto e chi fa dell'ironia.
Quindi, se vi sentite giù, seguite uno dei tre rimedi, funzionano alla grande, ma naturalmente hanno anche delle controindicazioni.
Mangiare tanto nuoce gravemente alla salute ed anche all'umore, perché dopo un'immediata goduria del palato, un senso di smisurata allegria, segue un abbattimento fisico ed umorale causato dal picco glicemico. Quindi, se riuscite ad alzarvi da tavola ancora sobri, vi conviene fare una bella passeggiata, prima che scenda in campo la riserva mentale ed iniziate a rinfacciarvi vecchi torti subiti tra parenti.
Fare sesso inconsulto può provocare gelosie nel partner abituale, illudere quello occasionale, lasciare eredi indesiderati o, nella migliore delle ipotesi, causare una forte infiammazione al polso.
Non resta che fare dell'ironia e pensare che finalmente è arrivato il momento di utilizzare quei 10 euro falsi che vi hanno rifilato, tanto la tombola la vince sempre un simpaticissimo bambino che avrà infierito sulla vostra sfortuna al gioco.
Buon 2017 a tutti i lettori del blog! Grazie dei consensi e della fedeltà, quest'ultimo anno siete cresciuti tanto e ne sono felice, ma non vorrei incappare nell'ansia da prestazione adesso.
Buon anno.
Parafrasando un mio augurio di un paio di anni fa ...
Alle mie figlie.
Ai miei genitori.
Alle mie sorelle, ed anche ai cognati.
Ai miei splendidi nipoti.
Ai miei cugini.
Alle amiche che ascoltano ed a quelle che bacchettano.
Agli amici sfottitori.
Agli abbracci inaspettati, quelli che ti colgono da dietro, che ti proteggono e ti confortano.
Agli amori senza parole d'amore ed ai mille modi per dire 'ti amo'.
Alle risate liberatorie, agli sguardi complici.
A chi sa parlarti per ore senza mai guardare il cellulare, perché nei tuoi occhi ritrova tutto ciò che conta.
A chi si arrabbia e non ci sta.
A chi ha perso il lavoro, ma non la dignità.
A chi riesce ad essere gentile, nonostante tutto.
A chi sa ridere, ma soprattutto a chi sa piangere.
A chi crede nei cambiamenti, ai coraggiosi ed agli eversivi.
A chi rispetta il dolore.
A chi soffre e non si lamenta.
A chi sa fidarsi ancora di qualcuno, a chi si fida di me.
A chi ringrazia e non dà niente per scontato.
Agli onesti.
A chiunque ogni giorno impara qualcosa.
A chi mi ha amato senza volerlo,
a chi ha avuto paura di innamorarsi,
ed a chi avrei voluto amare.
A chi amerò per sempre.
A chi si sente sconfitto, senza forze, e vorrebbe mollare, perché non sa che sta solo pagando in anticipo la felicità.