Ti innamori, ti senti forte, più sicuro, quasi invincibile. Ami e ti rinnovi, rinasci. Ami e sei amato, sei carico di energia positiva, ti fondi con la persona amata, ti lasci andare. Dal crogiuolo di corpi e menti e anime nasce una nuova vita. Una bambina bellissima che inorgoglisce e commuove. Poi all'improvviso, o forse lentamente, crepa dopo crepa, il crogiuolo si indurisce, si spacca, si frantuma. E l'amore diventa odio, l'euforia diventa rabbia, la rabbia risentimento, tutto un susseguirsi di dispetti, di insulti, offese e urla. Alla fine non si capisce più cosa sia successo, come quel grande amore si sia trasformato in odio, rifiuto. Ma forse solo un grande amore può trasformarsi in grande rabbia, voglia di ferire, di lasciare il segno. E a volte il segno è troppo profondo, si perde la cognizione del male, la reazione è spropositata. Si arriva a causare il dolore più forte: privare un padre della propria figlia. Il colpo è violento, troppo duro. La stessa persona che un tempo ti ha donato amore, energia, vita, adesso ti svuota di tutto, ti ruba la parte migliore di te.
Conosco poco Mimmo, è un collega 'socialmente impegnato', se così lo si può definire, ma più di tutto è un uomo che desidera fortemente riabbracciare la sua bambina e che ce la sta mettendo davvero tutta perché ciò accada. Ha messo in pubblica piazza la sua condizione, ha chiesto aiuto a tutti. Ha dei legali che lo seguono, ma non ce la fa più ad aspettare: sono otto lunghissimi mesi che non ha notizie della sua bambina.
Ha bisogno della collaborazione di tutti per arrivare a smuovere il Consolato italiano a Barcellona, per ora inerte.
Chiunque di voi possa aiutare Mimmo non esiti a contattarlo su Facebook.
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