<<Se dobbiamo pagare noi le sanzioni imposte alla Russia, perché si eviti un nostro coinvolgimento nella guerra, ben venga; se per salvare le vite umane dei miei cari e di tanti altri italiani devo essere più povera, accetto il prezzo.>>
L’ha detto questa mattina una mia amica durante una nostra
conversazione telefonica, ed io annuivo, le dicevo <<Certo, chi non
pagherebbe per salvaguardare anche una sola vita…>> e mentre lo dicevo mi
sono fermata ed ho pensato alle parole che avevamo appena pronunciato, al loro
suono, identico a quello utilizzato per accettare, giusto due anni fa, la
reclusione e tutte le assurde imposizioni.
<<Ma cosa stiamo dicendo!>> Ad un certo punto mi
sono trasformata nell’altra me stessa, quella più razionale e le ho detto
<<stiamo giustificando per l’ennesima volta il nostro carnefice>>.
Ma cosa sta succedendo? Siamo davvero così manipolabili?
I ragazzi dicono che siamo dei boomer, noi della mezza età, ci
chiamano così i nostri figli, nipoti, in modo improprio. Boomer viene da boom, così sono etichettati quelli nati durante il boom economico per intenderci; noi
che parliamo e scriviamo tanto, noi che rappresentiamo forse la parte più attiva
dell’opinione pubblica, noi nati tra il 1964 ed il 1979, siamo invece generazione X.
La X sta ad indicare l’assenza di un’identità sociale, in pratica, siamo privi
di una specifica visione del mondo e di una reale identità culturale e per
questo finiamo per essere facilmente influenzabili.
E a pensarci è così, lo vediamo nell’attuale classe politica,
inadeguata e debole, lo leggiamo sui social che traboccano di neneisti, perché
non hanno argomenti sufficienti per rispondere ad eventuali critiche. Allora,
nel timore del confronto, al quale noi della generazione X non siamo abituati,
ci si dichiara né a favore né contro. Non è solo la mancata propensione al
confronto a frenare molti nell’esporsi, è anche la linea assunta dai veri
boomer, la generazione precedente che ci blocca e ci giudica. Sembra di dover sempre dimostrare di essere all'altezza, come con un genitore troppo severo e presuntuoso. I boomer sono
molti di più, il boom economico ha visto anche un elevato aumento delle nascite
e, al tempo stesso, un allungamento delle aspettative di vita, per questo
ancora hanno un forte ascendente su di noi e se la maggior parte di loro si
schiera in un senso, opporsi diventa quasi impossibile. In pratica, si è instaurato
in Italia quello che si può definire un controllo sociale sull’etica e la
morale. È come se i boomer avessero assoldato quelli della generazione X per
portare avanti le loro teorie e controllare e giudicare, definendo stupidi ed
ignoranti tutti quelli che si mostrano critici nei loro confronti.
Siamo di fronte ad un conflitto generazionale patologico, anzi,
più che di conflitto, parlerei di subalternità, mi spiace dirlo, ma la mia è
una generazione di eterni immaturi col complesso di Edipo.
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