lunedì 13 giugno 2016

210. MOMMY I LOVE YOU

Sta facendo il giro del mondo la commovente chat tra una delle vittime della strage di Orlando e la madre, gli ultimi messaggi di paura e di amore: nei minuti prima di morire ha pensato a chiedere aiuto alla mamma, ma prima ancora di comunicarle dove fosse, ha pensato a ribadirle che l'amava. Eppure, nonostante lo struggente messaggio, nonostante la giovane età delle vittime (tutte tra i 20 ed i 50 anni), nonostante siano morte 50 persone, e ce ne siano tante altre in gravi condizioni, sui social la tragedia non ha suscitato tanto clamore. Oggi mi aspettavo qualche post in più sulla strage, qualche bandiera a lutto, qualche pensiero di solidarietà, seppure superfluo e banale. Invece no, non ho trovato granché. Non che mi aspettassi bandiere o profili con la scritta "Je suis Orlando", ma la condivisione della notizia, quella sì, qualche parola in più di commozione me l'aspettavo. 
Sono certa che a breve leggerò un prevedibilissimo post di Saverio Tommasi, o di qualche altro sedicente opinionista più famoso di me, che attribuirà all'omofobia la causa della scarsa attenzione dei social alla vicenda. Sebbene io stessa condanni chiaramente ogni atteggiamento omofobo, non credo che in questo caso sia lì il motivo dello scarso clamore. In realtà, nel'ultimo anno soprattutto, ci hanno impressionati più volte con gli attentati ad opera dell'ISIS e, puntualmente, ad ogni reazione commossa e solidale, corrispondeva un'altrettanto diffusa critica noiosa ed altezzosa di chi richiedeva attenzione anche per le vittime siriane o di tutti gli altri paesi in guerra. Forse oggi lo sdegno e la commozione non sono stati forti ed eclatanti perché non si sa ancora bene con chi prendersela. Se decidono che l'assassino sia stato l'ennesimo folle assoldato dall'ISIS, allora si comincerà a sparare a zero nuovamente sull'Islam, sulle religioni e su tutti i retaggi pro e contro la cultura araba. Se decidono invece che la strage sia frutto dell'omofobia di un qualsiasi folle, allora spero che le pagine dei social si riempiranno di bandiere arcobaleno. Nel frattempo, mi auguro che ovunque, sempre, si mostri massimo rispetto per le vittime e per le loro famiglie, di qualsiasi nazionalità, sesso, religione, siano, e qualsiasi fossero state le loro scelte sessuali.



10 commenti:

  1. Penso che la ridotta partecipazione sia proporzionale al peso mediatico datogli dai servizi televisivi: nel caso del bataclan c'è stata una diretta per ore. Questa riflessione se fosse corretta, ci da un segnale di allarme . La bandiera multicolore, la piazza , è vera partecipazione " sentita " ? o è indotta dal " peso mediatico " ? Questo lo si può verificare per qualsiasi cosa accade nel mondo. Ti faccio presente che prima del Bataclan ci fu una strage di studenti ( un centinaio ) in africa , ma gli fu dato poco peso e ..se non sbaglio nessuno su Facebook o nelle piazze se ne è fregato ! Eppure la notizia fu data dai Tg e dai giornali. Non voglio sempre fare l'antipatico, ma spesso questi movimenti con bandiere multicolori sono a " a comando " come se fossero un proprio modo per interessare il tempo ... " famo qualcosa perché nun c’abbiamo un caso da fare "... le masse sono plasmabili e chi è al comando lo sa !

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  2. Sicuramente è così. Decidono di cosa ci dobbiamo rattristare, di cosa dobbiamo indignarci, per cosa esultare. È sempre più difficile agire in autonomia, siamo comunque il frutto di ciò che ci circonda. Anche chi crede di andare controcorrente, sta inconsapevolmente rispettando un ruolo che avevano già previsto.

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  3. ripenso spesso a quello che disse Ettore e mi chiedo come possa un uomo, armato con un fucile di quelle dimensioni ( vi invito a guardarne le foto sui principali quotidiani ), ad entrare in un locale seminare terrore e poi creare una strage. Resto davvero basito. Siamo immersi nel mondo informatico, siamo a pieno titolo nella terza rivoluzione industriale e mi chiedo come sia possibile che in un locale accada una strage simile. Saluto Ettore

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  4. Come non condividere il pensiero di Ettore? Qui si confondono le idee e non si focalizza il punto: la strage di Orlando si poteva evitare. Questa è l'America?

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  5. « La piaga della pace è la sicurezza, la sicurezza sicura di sé; mentre il modesto dubbio è chiamato il fanale dei saggi, la tenta che ricerca al fondo del peggio »
    (William Shakespeare, Troilo e Cressida, Atto II, Scena II, commento di Ettore)

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  6. porto sempre nel cuore il ricordo di Ettore e della sua opera.

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  7. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino...

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  8. L'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti....Pitagora

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  9. Cuccuruccu' paloma!!!!

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