Molti ricorderanno ancora questo vocabolo "grazie", pochi lo usano ancora, ma sono davvero una piccola parte, tradizionalisti, amanti di questi termini desueti.
Qualche anno fa mi augurai di non sentirmi dire spesso <<grazie>> perché avrebbe significato che avevo dato più di quanto avrei dovuto, e le persone, infondo, non meritavano più del dovuto.
L'augurio ha sortito il suo effetto ... pure troppo!
Esco dal palazzo, vedo arrivare qualcuno verso di me con la palese intenzione di entrare, e gli mantengo aperto il portone, il bestio passa e non ringrazia;
vado al bar, ad una donna cade un oggetto dalla borsa e glielo raccolgo, la bestia resta in silenzio;
accompagno mia figlia a scuola, tenendola per mano, percorro la rampa di scale a ritmo lento, mi accosto alla parete per consentire il sorpasso a chi va più veloce e non sento alcun verso dall'animale scattante;
vado in ufficio con l'auto e nel parcheggio attendo pazientemente che una collega con diecimila manovre (9999 sbagliate) parcheggi la sua auto, la bestia pilota non muove neanche una mano temendo che possa passare per il classico ringraziamento da automobilista;
in ufficio, offro una caramella ai colleghi vicini, qualsiasi sia la risposta, non viene mai accompagnata dalla parolina magica, desueta.
Ieri sera rientrando a casa un ragazzo mi ha tenuto il portone aperto, l'ho ringraziato, mi ha guardato malissimo!
Grazie è una parola desueta? E allora "scusa"?
RispondiEliminaA mio sommesso avviso, invece, ci sono troppi "grazie" automatici. Detti tanto per... E ci possono stare... Quelli che mancano sono i "grazie" sinceri, sentiti, i grazie di chi pensa "questo mi ha salvato da un bel casino" o "questo poteva rivolgersi a 200 altre persone e invece ha pensato a me"... Che
RispondiEliminaTempo fa mi ritrovai a pranzare in una casa del "vico nocelle" (le circostanze che mi portarono lì furono varie e casuali)con una famiglia dove il più colto era muratore! Quasi "onorati" della mia presenza si mostrarono subito gentili ed ospitali, di quell'ospitalità tipica delle famiglie napoletane veraci. Durante il pranzo mi versavano acqua e mi servivano cibo in quantità , ovviamente io rispondevo "grazie" ogni volta finchè il capofamiglia mi guarda con aria schifata e dice "guagliò... e grazie e ffa a Maronn"! Morale: anche la cultura popolare riconosce l'inutilità del "grazie" formale ma, soprattutto, in queste famiglie, l'ospitalità e la solidarietà sono un modus vivendi!
RispondiEliminaPer me grazie è una bella parola: mi mette di buon umore; se qualcuno mi ringrazia per qualcosa so che quel qualcuno può essere come me e so che ho fatto qualcosa che può essergli stata utile ed allora sono pronto a farmi ringraziare altre 10---100 volte.
RispondiEliminaSe qualche caprone non ringrazia ad un gesto di cortesia o altro.. sono fatti suoi..potevamo essere amici, poteva avere un amico utile che non gli avrebbe mai chiesto niente in cambio..vuole procedere da caprone ? Libero di farlo ma sicuramente sarà trattato così da altri pari, da me sarà trattato con indifferenza...ma so anche che se un giorno dovesse chiedermi aiuto...almeno ci penserei due volte...glielo darei ? non so.
Morale ? ringrazia sempre per un gesto cortese ..anche se dovesse venire da un caprone convertito..ti fa stare bene con te stesso. I caproni si titrovano attorno caproni..le persone gentili..persone gentili.
Natale S