Il 13 maggio del 78 entrava in vigore la legge nota a tutti come "legge Basaglia".
Alla legge ci si riferisce comunemente tramite l'associazione al nome di Franco Basaglia (psichiatra e promotore della riforma psichiatrica in Italia). Estensore materiale della legge fu lo psichiatra e politico democristiano Bruno Orsini.
Ispirandosi alle idee dello psichiatra ungherese Thomas Szasz, Basaglia si impegnò nel compito di riformare l'organizzazione dell'assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, proponendo un superamento della logica del manicomio.
Come disse lo stesso Basaglia intervistato da Maurizio Costanzo:
« Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione. » |
(Franco Basaglia) |
La Legge 180 è la prima e unica legge quadro che impose la chiusura dei manicomi e regolamentò il trattamento sanitario obbligatorio istituendo i servizi di igiene mentale pubblici.
I manicomi hanno rovinato tante vite, ma le cure che avrebbero dovuto sostituire quel tipo di rimedio, non si effettuano e i malati mentali ed i loro familiari, sono costretti ad una vita infernale.
RispondiEliminahttp://youtu.be/lhOzn1hNuig
Chi come me gira per palazzi sa che in ognuno (ma proprio in ognuno) c'è una media di uno/due malati di mente a cui corrispondono una/due famiglie disperate, in balia di se stesse ed esse stesse sovente ormai malate. Sì, famiglie malate. Interi nuclei malati, in balia dei propri deliri.
RispondiEliminaLa malattia mentale in Italia è fortemente sottostimata. Perché? Perché fa paura e di fronte alla paura si preferisce buttare la polvere sotto al tappeto.
Proprio così Giovanni. Grazie per il tuo contributo.
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