Ho come l'impressione che per ciascuno di noi sia stata messa a disposizione una certa quantità di felicità e che quindi sarebbe opportuno centellinarla per non rischiare di rimanerne senza all'improvviso. Io, ad esempio, sono stata tanto felice a lungo e credo di averne fatto un'overdose. Insomma, ho paura di aver esaurito quasi tutta la scorta e di essere a riserva, così ho deciso di fermarmi, di rallentare. Mi fermo e osservo, assaporo con lentezza e rivedo il mio passato con sguardo tenero. Forse dal passato traggo altre emozioni, rifornisco un po' il serbatoio. Forse quel sole che mi sono sempre portata dentro mi ha scaldato troppo, al punto che l'escursione termica tra l'anima mia ed il mondo esterno era insopportabile. Il sole andava spento. Provo quotidianamente a crearmi una corazza, ma ancora non vi sono riuscita. Vivo in un corpo un po' rotondo, ma non mi basta. Cerco di ironizzare sulle ferite, ma non mi basta. Parlo e scrivo tanto, ma non mi basta.
Forse sono solo al giro di boa, nel mezzo del cammin di nostra vita, e mi tocca attraversare l'inferno per poi giungere attraverso il purgatorio, al tanto osannato paradiso. Sarà per questo che mi sembra tutto così difficile. Non lo so. Sarà che in questa fase della vita si cominciano a capire troppe cose, si diventa disillusi, si cresce per davvero. Io non voglio che tutto resti così, io voglio illudermi ancora, voglio più leggerezza. Voglio innamorarmi ogni giorno di un'idea, di un progetto, continuare a scoprire il mondo e sorprendermi ancora. Oggi va così. Buona serata.
P.S. Questo blog ha superato le 13.000 visualizzazioni! Stiamo crescendo :)