Finalmente il festival! Sì, finalmente una certezza, una tradizione tutta italiana. Il Festival di Sanremo non ha tempo, è sempre lì, fastoso e noioso come sempre. Ci appassiona, ci divide, ci fa ridere e sorridere, ma negli ultimi anni, ci fa anche tanto arrabbiare per i compensi eccessivi ed ingiustificati che riserva ai presentatori, agli ospiti ed a chiunque salga su quel lussuoso palco. Lo spreco di denaro, specialmente se si considera che è principalmente di natura pubblica, ci fa arrabbiare, provoca polemiche e lecite accuse, ma alla fine, si dimentica anche questo e si parla principalmente della musica, dei cantanti, dello spettacolo. E che spettacolo. Cantanti che investono grandi cifre in abiti alquanto improbabili, mise pacchiane, finte emozioni e teneri imbarazzi. La cosa che mi diverte di più, però, è leggere in questi giorni i testi delle canzoni pubblicati dai periodici più diffusi, scoprirne la banalità e la retorica, o ancor peggio la pretesa di un "impegno sociale" perlopiù inesistente o imperscrutabile. Se pensate al successo riscosso dalle canzoni dei Modà con dei testi davvero raccapriccianti (prendi ad esempio "Se avessi solo un po' più tempo per viaggiare frantumerei il mio cuore in polvere di sale per coprire ogni centimetro di mare" dalla canzone dello scorso anno "Se si potesse non morire"), credo che un bambino di dieci anni sarebbe in grado di scrivere di meglio. E perché, "Mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi", ne vogliamo parlare? Ha vinto Sanremo 2013. Mengoni è un bel ragazzo, ha anche oggettive doti canore, ma è un prodotto mediatico, avrebbe potuto cantare anche "Ogni volta che ti vedo sono come un pulcino che esce dall'uovo, tutto impaurito alla scoperta di un mondo nuovo" (questa è mia), avrebbe vinto lo stesso. Ammetto di essermi commossa ascoltando "Ti regalerò una rosa" di Cristicchi che vinse Sanremo 2007, e di entusiasmarmi ad ogni esibizione di Elio e le storie tese. Mi aspetto tanto da Cristiano de André (belli i testi delle due canzoni, soprattutto "Invisibili"), mi aspetto bella musica da Raphael Gualazzi, grinta da Noemi e piacevoli sonorità da Giuliano Palma. Infondo, come cantava Arbore "Che ne parliamo a fa' non stiamo a giudica' una canzone è bella se la puoi cantar, se ti fa sospirar, se ti fa ricordar o se ti dà un momento di felicità ...". E' proprio così, dopo qualche giorno ci sorprendiamo a canticchiare un motivetto orecchiabile e prevedibile, senza sapere bene di chi sia la canzone e perché la conosciamo, ma lo facciamo un po' tutti, perché Sanremo entra nelle nostre case attraverso la TV, la radio, la gente, e se ne sente parlare talmente tanto che se insegnassero agli italiani l'educazione civica da quel palco, avremmo un'Italia migliore. In vista di questa imminente full immersion vi riporto l'elenco dei partecipanti con le canzoni che presenteranno, ne riparliamo in questi giorni.
" vissi d'arte " , una frase che mi ha sempre lasciato un sapore non decifrabile..come tutto ciò che ruota attorno allo spettacolo..cantanti..attori & C....
RispondiEliminaDi positivo c'è " menomale che ci sono " perché ti possono riempire i momenti vuoti...il negativo esce fuori quando vuoi trovarci un contenuto pratico..materiale..inconfutabilmente utile...
Aggiungo che anche un collier di diamanti costa troppo...e non serve a niente..ed allora perché esiste e perché lo si compra ? Boh ! Per alimentare il piacere e la vanità umana ? Alla fine , forse , ti rendi conto in modo amaro..che abbiamo bisogno anche di Pippo Baudo...di Sanremo..di Maria De Filippi.. di Maradona .costi quel che costi....perché ? ... per sognare o per vanità come diceva Al Pacino nel film " l'avvocato del diavolo".?
ps..non è che mi piacciano le canzoni che si ascolta a sanremo..però mi diverte vederlo..forse per gli inciuci..( l'animo perverso del finto proletario intellettualoide...ah ah ah ).
Ciao Mav.
Allora, siete pronti? Guardiamoci questo festival e magari ci incontriamo qui per commentare. Buon divertimento a tutti!
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