Detesto Paulo Coelho, ma adoro Quelo! Non amo in generale tutti quelli che ti dettano le leggi del saper vivere, del vivere sano e giusto. Detesto tutti i diktat, in generale. Il fatto che ci sia tanta gente che ama questo tipo di letture, è sintomatico di un malessere, di un senso di inadeguatezza diffuso ed il personaggio di Guzzanti , nato nel 1997, è ancora oggi tanto attuale. La maggior parte di noi ha costantemente bisogno di qualcuno che gli dica cosa fare e soprattutto, come fare. In TV, sui giornali, in radio, in libreria, i testi di questo genere di "psicologia spicciola" si sprecano. Anche io, in un momento della mia vita mi sono avvicinata a questo tipo di lettura. Mi sentivo un po' triste, avevo di recente subito alcune cattiverie gratuite (per quanto non esistano cattiverie giustificabili), non mi sentivo particolarmente bella, gradevole, mi sentivo inadeguata e poco capita. Pensavo che sarebbe stato necessario dare una svolta alla mia vita, iniziare a capire come cambiare, come far capire al mondo che ero speciale! Ho sempre creduto, ed oggi lo credo più che mai, che ciascuno di noi è speciale, ciascuno di noi ha qualcosa da dare, da raccontare, ciascuno può dimostrare quanto sia bello! La svolta non sarebbe stata fisica, ma comportamentale, avrei dovuto imparare la tecnica per trasmettere agli altri sentimenti positivi, di fiducia, di ottimismo, di serenità. Per fare questo, ovviamente, dovevo prima credere in me, nelle mie qualità. La prima svolta della mia vita è avvenuta intorno ai quattordici anni, quando cominciai a capire che per parlare con le persone con chiarezza e trasparenza, per ascoltare le persone, aldilà delle parole, avrei dovuto guardarle bene negli occhi. Ecco, un'altra cosa che detesto, quelli che ti parlano senza guardarti negli occhi, proprio non riesco a tollerarli.
"Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Anthony de Mello, questo è il libro che fa per me! Pensai che per dare una svolta alla mia vita avrei dovuto iniziare a volare, ad osare. Il libro è carino, scorrevole, De Mello è uno psicologo e racconta delle "storielle", così ama definirle lui stesso, con ironia, allo scopo di convincere il lettore che dentro di lui ci sono tante qualità inesplorate, che un po' di sano egoismo fortifica e ci rende più tolleranti nei confronti degli altri. Mi ha colpito molto la parte del libro in cui si parla di delusione. De Mello afferma che non è corretto accusare le persone che ci hanno deluso perché l'errore non l'hanno commesso loro, ma noi che li abbiamo sopravvalutati, che probabilmente nutrivano grandi aspettative nei loro confronti. È senz'altro vero, ma bisogna anche pensare che talvolta la persona che ci ha deluso, fino ad in attimo prima era consapevole di averci illuso. Se è così, allora il colpevole non ha attenuanti. Io sono così, non accetto passivamente questa asserzione, va bene l'egoismo che tanti anni di psicologia spicciola ci hanno insegnato: chi non è con me è contro di me, quindi lo ignoro, ma è anche necessario fare un po' di autocritica. Pensate un attimo alle vostre amicizie, quanti di voi possono affermare di avere più di due veri amici? Oggi il termine amicizia è usato in maniera impropria, grazie anche alla diffusione dei social network, ma questo surrogato di amicizia, ci consente maggiore libertà. Con un amico hai delle condivisioni che sul web non potranno mai riprodursi ... Ogni volta che apro FB mi rendo conto di quanto siamo soli! Ci sono quelli che per farsi degli 'amici' condividono un mare di banalissimi aforismi, ci sono quelli che elargiscono complimenti a destra e a manca ... Mi piacerebbe un giorno organizzare un evento al quale invitare tutti i miei amici di FB e riuscire a guardarli negli occhi tutti, ad uno ad uno, abbracciarli ad uno ad uno e far capire che ciascuno di loro è speciale, che il web in certi casi avvicina, ma in molti altri crea delle distanze insormontabili. A proposito, il 6 luglio è la giornata mondiale degli abbracci (free hugs), spegnete la TV, spegnete il PC, il cellulare e scendete in strada a donare abbracci gratis. Forza aquile, spiccate il volo.
Non funzionerebbe ! Non puoi mettere insieme persone che si scrivono, si falsano, si fanno belli , si lamentano..etc su FB e pensare che la cosa riesca..ma non lo dico solo io.. ho letto su quotidiani il parere di psicologi sulla cosa.. e le ragioni del non funzionamento sono racchiuse in alcuni passaggi che scrivi nella tua opinione.
RispondiEliminaAL massimo attraverso FB puoi trovare un amico reale in mezzo ai tanti virtuali.
C'è un gruppo su FB " ho appena finito di leggere" ci sono persone che mi fanno paura..leggono libri in continuazione. Il libro ti permette di vivere una storia " virtuale" , assumi uno dei personaggi del libro , o il personaggio e lo fai tuo..e corri con l'immaginazione..il libro finisce e ne compri un altro e così via...una droga molto sofisticata e che non fa male..forse illude ed in alcuni provoca manie di superiorità culturale.
Sai cosa penso ? Io vedo in giro una banda di stressati, di scontenti, di invidiosi, di cattivi senza meta, senza obiettivi un po' per la crisi ( la crisi de che ? di quello che vogliamo avere e non possiamo più avere ? )un po' perché i valori morali ed etici stanno andando a farsi friggere; tutti pensano di avere ragione, nessuno fa autocritica..vale più guidare un SUV con l'abbronzaura ad hoc ed a fianco la solita donna che non sai quali colori abbia al naturale che tutto il resto...
A 50 anni inizi un po' a scocciarti di questa paranoia che c'è in giro...di FB...della politica...
Io a volte dico scherzando mi piacerebbe a questo punto essere come nel film " corvo rosso non avrai il mio scalpo " dove stai tu..la tua donna che ti ama, che ti seguirà fedele sino alla morte, ..la tenda e la natura....mi piacerebbe..ma non ne ho il coraggio.
Invece mi distraggo, al di fuori della vita reale, a scrivere sul blog, su FB, a leggere i commenti inquisitori .
Ci sono anche io in mezzo a questa insalata andata a male. A proposito..non vivo solo sul web ma anche nella vita di tuti i giorni,lavoro, ho una compagna con la quale non è un idilio ma va. ..questo lo dico non per la blogger che è una coraggiosa scrittrice..ma per gli inquisitori..ed è ovvio che guardo le donne specie quelle carine, come fa ogni uomo...
MAVIrnupoc..sai una cosa che da molto fastidio alle persone ? quando ascoltano o leggono qualcosa che li individua e li colpisce sui loro lati negativi nascosti ..perché stai parlando di loro. Hai mai visto " American Beauty " ? lì si parla del degrado interno della "buona società"...ebbene quando andai a vedere il film..notai che dopo il 1^ tempo alcuni che pensavano fosse un film comico o leggero tanto per farsi 4 risate..andarono via, altri zittirono il loro parlare da una sera al salotto.. sai perché ? perché forse qualcuno nel film gli somigliava e non sopportavano di vedere il negativo che c'era in loro evidenziato nel loro clone nel film.
quando tu MAviru.... descrivi di fatti che ti sono accaduti o di comportamenti di persone che non ti piacciono...la persona che internamente è come tu descrivi e che legge ..inizia a sbattersi internamente ed a comportarsi come il capitone alla vigilia di Natale..o sta in silenzio o inizia a mordere. ma alla fine che ce frega tanto lui resta qual'è e tu quale sei..i guai sono i suoi !! :))))
Ciao Nat
Un'analisi che condivido in pieno la tua. A proposito del gruppo di FB 'Ho appena finito di leggere ... ' una volta mi sono azzardata a scrivere che avevo trovato piacevole un libro di Volo, dopo la reazione arrogante di alcuni intellettualoidi da strapazo che guidano il gruppo, ho esagerato nelle provocazioni per spingere alcuni di loro nel ridicolo ... Buona domenica Nat
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