sabato 8 giugno 2013

25. LA TELEVISIONE

Cominciamo col dire che non intendo parlare della televisione e non  del televisore quale elettrodomestico, visto che la maggior parte delle persone parla di televisione riferendosi anche all'elettrodomestico, visto che anche lo Stato italiano ha sbagliato definendo il canone RAI una tassa sulla televisione e non sul televisore, quale in realtà è. Il canone RAI è una tassa, solo per questo l'ho sempre pagato. In Italia, ma soprattutto nella mia città, sono tra i pochi a pagarlo, la gente si giustifica dicendo che non guarda i programmi RAI, che cazzata! Il canone RAI, è una tassa, e in quanto tale va pagato, rientra nel concetto già trattato qui molto superficialmente, della redistribuzione del reddito. Nasce per garantire la funzione informativa ed istruttiva della RAI, funzione che ora non ha più, ma non per questo ci si può arrogare il diritto di evadere quest'obbligo. La RAI, dicevo, dovrebbe fornire un servizio pubblico (che non è neanche quello di Santoro), di informare ed istruire gli Italiani dando loro la possibilità di sviluppare un senso critico e soprattutto una coscienza civile che può nascere solo dalla conoscenza e dalla condivisione di interessi collettivi. L'italiano medio oramai è educato ad essere spettatore delle peggiori volgarità! Di collettivo il pubblico televisivo conosce solo il voto da casa. I vari circhi umani che la coppia Costanzo-De Filippi ci ha abituato a vedere, sono il peggio del peggio. Due menti eccellenti ingaggiate da un folle nano che in vent'anni ha inebetito un popolo che ha dato i natali a Leonardo da Vinci, a Dante Alighieri, a De Gasperi, a Rita Levi Montalcini, ad Enzo Biagi, a Gino Strada, a mille altre grandi menti ... ed anche a me. La volgarità imperversa, e non parlo degli abiti succinti e degli atteggiamenti provocanti e più che maliziosi delle donnine squallide che siamo abituati a vedere, parlo delle urla, delle risate finte ed inopportune di Paperissima, parlo dei milioni regalati nei giochi a premio ... Ma tralasciamo tutta la volgarità che passa nei canali privati e pensiamo a quelli della RAI: Porta a Porta, Voyager, La vita in diretta e, permettetemi anche quella faccia da prete di Fazio, il buonista più paraculo della televisione italiana, ho un rigetto per tutti loro e, contro l'idea di molti, anche della Litizzetto ... sono uno schifo totale. Per non parlare poi dei TG, uno peggio di un altro, distolgono la mente dei telespettatori dalla realtà per portarli sull'effimero o, peggio, sulla quotidianità, ma con occhio modificato. Tramite le immagini ed i commenti ci trasmettono la loro visione dell'accaduto, spesso convincendo lo spettatore che quella sia l'unica lettura possibile dell'evento. Sulla televisione c'è troppo da dire, io ho lanciato il là, potete continuare, accolgo volentieri le vostre segnalazioni/contestazioni. Spegnete la TV e parliamone qui.

11 commenti:

  1. ciao signora del blog, vorrei dissentire su alcune cose. Il canone Rai non si deve pagare in quanto tale, alcuni balzelli, per citare Totò, se troppo onerosi possono essere oggetto di discussione. Il canone Rai è una tassa di possesso, ovvero ti obbliga a pagare una tassa per il fatto che detieni un apparecchio televisivo. Da precisare che l'apparecchio lo si è acquistato a spese proprie, lo si smaltisce a spese proprie etc etc. Non è una tassa democratica, chi guadagna 1000 paga come chi guadagna 10. Probabilmente chi guadagna 1000 ha molto più tempo da concedere alla visione delle nefandezze che vanno in onda rispetto a chi guadagna 10. La qualità della informazione erogata dalla Rai è scarsa e partigiana. Il canone Rai è ingiusto e, in quanto tale, non si dovrebbe farlo pagare. Inoltre lo stato, in questo caso come in molti altri, si comporta verso il cittadina con la classica presunzione di colpevolezza (che è una cosa che mi ha sempre fatto incazzare) mandandoti lettere minatorie in cui sostiene che tu non abbia pagato il canone. Senza perderci in ovvietà in cui si puo' dire che "tutti ormai hanno una tv in casa, poichè esistono persone che non lo hanno ed è una possibilità che esiste, senza prove, lo stato, si arroga l'autorità di stabilire che tu "detenga" una TV in casa. Per questo nessuno è stato mai multato, perchè dovrebbero venire in casa con un permesso di perquisizione per stabilere se detieni un televisore; un permesso di perquisizione emesso da un magistrato che autorizzerebbe la guardia di finanza ad entrare in casa. Certo, nel paese in cui non vengono arrestati i pedofili, i senatori ladri, i deputati collusi, il magistrato che pensa bene di emettere una autorizzazione di perquisizione per il pensionato di Matera dovrebbe sentirsi particolarmente fiero e appartenente alla patria. Questo è il mio pensiero, scritto in un italiano poco comprensibile perchè io sono cresciuto con la Rai, è questo è il risultato.

    RispondiElimina
  2. e questo è il risultato

    RispondiElimina
  3. Ciao Max, non avevo intenzione di focalizzare l'attenzione sul canone RAI e sulla sua inadeguatezza, questo argomento verrei approfondirlo in un prossimo post sulle tasse. In realtà avrei voluto parlare un po' di più della funzione della televisione e del quarto potere e magari ... anche del quinto, ma questo è un altro post.
    P.S. Anch'io faccio errori perché scrivo velocemente ed ho voglia di comunicare ... "ma senza errori non si ha mai felicità" (Dettagli - Ornella Vanoni)

    RispondiElimina
  4. Nel 1995 non si era fatto un referendum per avviare il processo di privatizzazione della RAI, ed eliminare quindi il canone? Io sono d'accordo sull'abolizione di questa che può definirsi adesso più che mai "tassa di possesso". Ma fin quando esiste una regola (leggi tassa) va rispettata (pagata), aldilà di tutto.

    RispondiElimina
  5. Mamopi scrive un cumulo di inesattezze e orrori giuridici e morali che lo rendono de facto berlusconiano. Quello che propone è lo "Sciopero Fiscale" di arcoriana memoria che ci ha reso ridicoli agli occhi di tutto, tutto il mondo. In Burundi stanno ancora sbellicandosi. Se una tassa è ingiusta non la si paga?????? Ma che cazzo dici. Se una tassa c'è, la paghi e zitto.

    RispondiElimina
  6. http://www.repubblica.it/politica/2010/06/02/news/le_frasi_di_berlusconi_sull_evasione_fiscale-4511069/

    Leggi, caro Mamopi. Ti piace la compagnia?

    RispondiElimina
  7. caro anonimo mi sei utile come un pelo nel sedere.
    Berlusconiano sarai tu e tutta la tua famiglia.
    Io non dico che non si paga così come è una cazzata che tu dica "paghi e zitto". paga è zitto lo si dice all'asino. Anche la tassa sull'autoradio c'era, a forza di rifiutarsi di pagarla l'hanno dovuta levare.

    RispondiElimina
  8. Le tasse si pagano per far sì che lo stato corrisponda alla collettività un servizio. Non sta scritto che le tasse si pagano per far si che si mantenga un servizio che poi a sua volta fa degli utili sulla collettività che non riceve poi alcun utile da questo guadagno ! Questa è una distorsione delle tasse. Faccio un esempio banale:Mark Zuckerberg deve la sua fortuna a facebook..è miliardiario perché riceve introiti su diritti e pubblicità sul sito e questo perché milioni di persone perdono tempo su questo social network che sembrerebbe necessario, ma che è inutile perché il mondo ne può fare a meno...ci mancherebbe solo che metta una tassa per l'iscrizione perché fornisce un servizio! Quello che voglio dire è che se si parla di ridistribuzione del reddito..essa deve essere equa ! Se si fornisce un servizio che senza tasse andrebbe in deficit , allora la tassa ci vuole ! Se il servizio si autosostiene perché è l'utente che indirittamente usufruendolo gli procura un utile nella vendita di diritti e pubblicità..allora la tassa non ci vuole ! QUESTO E' A MIO PARERE UN ESEMPIO DI RIDISTRIBUZIONE DEL REDDITO.
    Per quanto riguarda la qualità del servizio televesivo..sono in generale d'accordo sulla qualità di molte trasmissioni rai rispetto a quelle di mediaset ; se poi si vuole capire dove ci sia la verità...dico che in se il giornalismo e quindi per similitudine le trasmissioni televesive venderebbero l'anima al diavolo per l'audience o la popolarità; un esempio della forza persuasiva che può avere la tv sulle persone lo si è avuto quando La sera del 31 ottobre 1938, alle otto, Orson Welles e il piccolo gruppo di attori che formavano il "Mercury Theater" si presentarono davanti ai microfoni dello studio di New York della Columbia Broadcasting e misero in scena un racconto di H.G.Wells dal titolo "La guerra interplanetaria" . La trasmissione risultò talmente realistica e drammatica che molti credettero veramente all'invasione da parte dei marziani (si pensava ancora che il pianeta potesse essere abitato) tanto che ci furono scene di panico e qualcuno addirittura si suicidò.
    Non sapremo mai ad esempio se Santoro e Berlusconi si siano messi d'acordo su cosa fare e dire prima della famosa sera ! Se tutte quelle pagliacciate della de Filippi siano vere o false..etc.
    Fazio ? Chi va da Fazio, si prepara..ho visto innumerevoli serate e posso dire che tutti ..o quasi la totalità di quelli che vanno lì ne escono bene...come mai ? La litizzetto ? I comici in generale...appartengono tutti alla stessa razza..il loro impegno è far ridere sulla pelle di chiunque..Sembrano appartenere a correnti politiche , in realtà appartengono solo alla loro sete di successo..come gli attori.
    Ma allora chi si salva in Tv ? Io penso che il quesito è sbagliato: la Tv è una forma di spettacolo, di intrattenimento nella quale si incastonano servizi scientifici seri e telegiornali..è un po' come il web..chi si salva sul WEB ? nessuno non è la risposta giusto, ma neanche tutti..ed allora la domanda sorge spontanea: Va pagata la tassa per un servizio che in generale è di intrattenimento nel bene e nel male..come un teatro, ma del quale si hanno dei dubbi sulla sua reale utilità ? Se intesa come intrattenimento e se non rientra nel guadagno sul guadagno ( nel senso che riceve introiti dalla tassa e da tutta la vendita di pubblicità e altro ) allora la tassa va pagata ! MA SOLO NELLA MISURA DI PERMETTERNE IL MANTENIMENTO E NEL CASO DERIVASSERO UTILI DALLA VENDITA DI PUBBLICITA' O ALTRO QUESTI DOVREBBERO ESSERE RIDISTRIBUITI ..DIMINUENDO L'ENTITA' DELLA TASSA.
    A mio modesto parere questo è un esempio di ridistribuzione equa del reddito...
    Natale S.

    RispondiElimina
  9. Condivido parola per parola. Ciò che volevo dire e che contesto a Momopi è il metodo. Paghi e contesti non non paghi. Il modello dovrebbe essere la BBC dove la pubblicità non c'è affatto. Se prendi un canone te lo fai bastare e "ti misuri la palla". Infatti, è la tv più noiosa del globo. In merito ai contenuti ed ai comportamenti poi poco pubblicizzata è stata l'incredibile vicenda di Jimmy Savile (una specie di Mago Zurlì anglosassone) che aveva capito che con i soldi pubblici poteva stuprare almeno 300 bambini in 40 anni, guadagnando anche l'impossibile (la salma giace in una bara rivestita d'oro) in quei 40 anni è provato che i vertici della BBC hanno sempre saputo. In buona sostanza, l'erba del vicino è sempre più verde...

    RispondiElimina
  10. infatti non ho mai scritto che non pago, ma che se la trovo ingiusta penso che dovrebbero non farla pagare, così ho scritto, dovrebbero non farla pagare.

    RispondiElimina

Grazie per il tuo contributo