mercoledì 30 luglio 2014

114. "MA VIR NU POC PUR 'E PULLECE TENEN 'A TOSSE" OVVERO, SECONDO CONCORSO DI POESIA PER INCOMPETENTI

C'è troppa poca poesia in queta vita, si consuma tutto troppo velocemente. Non sappiamo più vivere, ci annoiamo troppo presto, perché non assaporiamo più niente: non annusiamo gli ambienti perché spesso sono virtuali e quelli reali hanno tutti lo stesso odore. Frequentiamo troppo poco i mercati ortofrutticoli, mangiamo cibi insapore e allo stesso modo ci accontentiamo di surrogati di rapporti e di sentimenti. Fermiamoci un attimo ad osservare, a gustare ed a capire ... Dopo più di un anno (il primo risale a maggio 2013) torna, a grande richiesta, il concorso di poesia per incompetenti. Il concorso si apre oggi e si chiuderà a fine agosto. Dal 1° al 14 settembre 2014 si terranno le votazioni ed il 15 sarà proclamato il vincitore. Per chi non dovesse essere fornito di account di google, c'è la possibilità di partecipare inoltrando la propria "creatura" con messaggio su FB. In bocca al lupo a tutti!

La vincitrice dello scorso anno:


Annanz o'mare

Quann staje annanz o'mare nun parlà
sta musica a putisse arruvinà
'O sient stu prufum chesta brezza
ae chest è poesia chest è bellezza
Si staje cu na guagliona è l'ideale
trasmette na passione eccezionale
Annanz o'mare o'core se ne more
e tutt e guai passat e vott fore...

Dario Casaretta


venerdì 25 luglio 2014

112. LA DIASPORA DEGLI EBREI


In questi tristi giorni per l'umanità intera, in cui due popoli si combattono in nome di un dio che non esiste e non assiste, in nome dell'appartenenza ad una terra che non appartiene a nessuno, mi vengono in mente alcune reminiscenze scolastiche. Chi di voi non ricorda quella parte dei libri di storia dedicata a questa lotta atavica: nel 70 aC la diaspora degli Ebrei. Tutto nasce la lì, i nostri libri di scuola, di ovvia matrice occidentale filo americana, ci hanno insegnato che tutto comincia da lì, che alla fine gli Ebrei rientrarono nella loro terra e dopo varie vicissitudini, di scarsa rilevanza per gli storici nostrani, nel 1948 fu proclamato (solo da pochi anni si legge 'unilateralmente') lo stato di Israele. A dire il vero, neanche io ne ho capito granché, mi documenterò ulteriormente, ma stasera non voglio parlare degli eventi storici che negli anni continuano a fomentare quest'odio. Di certo le guerre non fanno bene a nessuno, ad esclusione dei produttori di armi e pochi altri, quindi non ha neanche senso stabilire chi ha torto e chi ha ragione, anzi, sarebbe opportuno non schierarsi, facendo il gioco di chi usa queste guerre a scopo propagandistico. A me piacerebbe rileggere la storia da un altro punto di vista, mi piacerebbe capire cosa credono i Palestinesi, se anche il loro racconto comincia dalla diaspora degli Ebrei, chissà perché, ma nutro seri dubbi a riguardo. Vorrei che si provasse a risolvere le cause del malessere, pouttosto che ignorarle, vorrei che i capi di stato si comportassero come dei bravi padri di famiglia che tranquillizzano gli animi ribelli dei propri figli, come l'amministratore che cerca di risolvere e limitare le beghe condominiali. Ma i miei sono solo desideri infantili, lo so. quando ho letto 'Venuto al mondo' di Margaret Mazzantini, ma ancor di più quando ho visto il film, ho pensato: è possibile mai che una guerra così vicina a noi avesse avuto così poco spazio nei nostri TG, sui nostri quotidiani? Come si è potuto ignorare un tale dramma, che si consumava accanto a noi, nella ex Jugoslavia? Di quel periodo, ricordo solo il monito della Chiesa rivolto alle donne che avevano deciso di abortire per non portare avanti il frutto delle violenze dei soldati. Ricordo solo questo squallido ed inopportuno intervento. Grazie a Margaret, ad Isabelle, ad Oriana, a Gabriel (senza citare i più grandi e celebri Tolstoj e Dostoevskij) ed a tutti quelli che hanno scritto delle guerre in maniera semplice e cruda.  Grazie. Gli anni passano, ma la storia è sempre la stessa; adesso hanno deciso che ci concentrassimo su questa guerra araba,  mentre altrove si consumano altri drammi, altre tragedie. Solo per ricordare.

AFRICA:
(25 Stati e 152 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Egitto (rivolta popolare contro il Governo), Mali (guerra contro i tuareg e militanti islamici), Nigeria (guerra contro i militanti islamici), Repubblica Centrafricana (guerra civile), Repubblica Democratica del Congo (guerra contro i gruppi ribelli), Somalia (guerra contro i militanti islamici), Sudan (guerra contro i gruppi ribelli), Sud Sudan (guerra civile)

ASIA:
(15 Stati e 129 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Afghanistan (guerra contro i militanti islamici), Birmania-Myanmar (guerra contro i gruppi ribelli), Filippine (guerra contro i militanti islamici), Pakistan (guerra contro i militanti islamici), Thailandia (colpo di Stato dell’esercito Maggio 2014)


EUROPA:
(9 Stati e 71 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Cecenia (guerra contro i militanti islamici), Daghestan (guerra contro i militanti islamici), Ucraina (Secessione dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk e dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk)

MEDIO ORIENTE:
(8 Stati e 172 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Iraq (guerra contro i militanti islamici), Israele (guerra contro i militanti islamici nella Striscia di Gaza), Siria (guerra civile), Yemen (guerra contro e tra i militanti islamici)


AMERICHE:
(5 Stati e 25 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)

Punti Caldi: Colombia (guerra contro i gruppi ribelli), Messico (guerra contro i gruppi del narcotraffico)
Cile 2

Tralasciando regioni e province autonome che lottano per l'Indipendenza.

lunedì 21 luglio 2014

111. CIAK SI GIRA! MY LIFE

Sono in vacanza al mare per pochi giorni, ma oggi piove a dirotto e non potrò stendermi sul lettino e lasciare le mie bambine libere di correre felici sulla sabbia, tuffarsi in acqua e cavalcare i loro delfini gonfiabili. Oggi mi tocca fare vita al coperto. Essendo una buongustaia in tutto e per tutto, una che la vita la ama, in ogni momento, che ad ogni situazione associa un odore ed un sapore, come prima cosa ho deciso di coinvolgere le mie bambine nella preparazione di un dolce. Prepareremo assieme un dolce al cioccolato con una leggera essenza di arancia. E poi, una volta in forno, dopo aver sistemato la cucina, ed aver suggerito alle mie figlie un nuovo gioco, mi dedicherò al mio passatempo preferito: la scrittura! Proverò a raccontare un'altra storia verosimile per deliziare i lettori sognatori, per infastidire i saccenti, e stuzzicare i pettegoli,  davanti ad una tazzina di caffè. Bel programmino, vero? Peccato che la preparazione del dolce richiederà una grande dose di pazienza per non deludere nessuno nella ripartizione dei compiti, che a metà dell'opera le mie figlie mi abbandoneranno perché annoiate e insofferenti, e peccato che non esistano più quelle meravigliose Olivetti, lettera 22, davanti alla quale ogni scrittrice che si rispetti consuma la sua tisana, immersa nel silenzio di un'isolatissima casa al mare. Mi ritroveró a scrivere qualche impressione, qualche osservazione sul mio smartphone, seduta su una sdraio nel mio piccolo giardino, attorniata da urla di bambini smaniosi, che si inseguono e litigano e cadono e piangono e poi ridono di loro e di me che, con espressione infastidita, spegnerò il mio smartphone e mi convincerò ancora una volta che la famiglia del Mulino Bianco non è un sogno, ma una vera e propria cazzata! Vade retro Barilla!