mercoledì 4 febbraio 2015

146. CHE COPPIA!

Dopo aver portato in radio, loscorso anno, sulle frequenze di Radio Punto Nuovo (a Napoli sui 99.0 Mhz) le mie divagazioni sui vari "tipi da mensa" nella rubrica "Dimmi come mangi e ti dirò chi sei", quest'anno condivido sulle stesse frequenze i risultati del mio personalissimo studio dulle coppie. Sì, mi diverto a raccontare la coppia in atteggiamenti e ambienti diversi e ad analizzarne la sintonia, con la curiosità e l'incompetenza che mi contraddistinguono: sono una semplice osservatrice e non una psicologa! La vita però mi ha insegnato qualcosa: mai farsi ingannare dalle apparenze, o meglio, quello che si vede dice tutto, ma è opportuno imparare a leggere i comportamenti di chi ci è difronte. Nel film "The imitation game", il matematico e crittografo Alan Turing per semplificare il senso dei suoi studi  afferma: "Le persone non dicono mai quello che vogliono dire, dicono sempre altro. Eppure si aspettano che tu le capisca ma io non li capisco…", forse il comportamento, dice più di quanto dicano le parole, non vi pare?
Nel primo appuntamento con la nuova rubrica a gennaio, abbiamo parlato dell'atteggiamento che le coppie hanno in strada. Ferma al semaforo, mi è capitato di veder passare davanti alla mia auto coppie equilibrate in cui i soggetti si tenevano la mano e camminavano l'uno di fianco all'altro, parlandosi e sorridendosi e coppie "militari" in cui uno dei due tiene il passo e l'altro lo segue ossequioso. Ecco, generalmente in quest'ultimo caso, chi comanda in strada, è intenzionato a ristabilire un equilibrio perso in casa, di solito subisce le decisioni dell'altro, o ne è sentimentalmente dipendente, e con il suo passo deciso e l'atteggiamento sicuro, si sta solo vendicando per tutte le volte in cui si è sentito un "comandato". Insomma, generali in strada, soldati semplici nelle quattro mura.
Nel secondo intervento, ho riportato alcune scene di ordinaria follia nel periodo dei saldi, analizzando nei vari atteggiamenti le coppie e lo shopping. Ne sono uscite fuori due categorie ben precise in cui ahimé è sempre la donna a rovinare l'equilibrio. Ci sono coppie che passggiano tranquillamente, chiacchierano e lei si finge interessata ai discorsi del partner, ma in realtà sta guardando le vetrine di tutti i negozi e non sa minimente cosa stia dicendo lui, potrebbe confessarle il peggiore dei tradimenti e lei manco capirebbe, ipnotizzata com'è dalla sua fantastica camicetta rossa in saldo al 70%! E ci sono le coppie in cui lei cerca di tenere a bada la sua smania di shopping, provando a coinvolgere il suo uomo nella scelta dell'affare d'oro! Gli chiede consiglio, prova a capire i suoi gusti, gli "consente" di entrare in qualche negozio da uomo, insomma, cerca di lasciare un piccolo spazio anche a lui! Il segreto, in ogni caso, quando proprio è evidente che l'equilibrio è stato messo a dura prova, è portare il proprio compagno in un negozio di lingerie in cui è possibile accontentare entrambi!
Nel terzo appuntamento di oggi, ho riportato la mia esperienza da impiegata in un ufficio frequentato da uomini e donne accoppiati e scoppiati. Gli accoppiati ufficiali che negli uffici tornano ad essere scoppiati, ad essere individui e non l'altra metà della mela, mostrano nelle loro abitudini sociali la loro condizione di partner soddisfatto o sofferente. Se i vostri colleghi non fanno altro che parlar bene delle loro compagne, ne tessono le lodi di continuo e si dichiarano fortunati per averle incontrate, non sempre è perché ne sono follemente innamorati, anzi. Il più delle volte, infatti, stanno solo provando a proteggersi dalle tentazioni, sapendo essi stessi di essere soggetti altamente suscettibili al fascino femminile.  In realtà vorrebbero quasi che la loro donna stesse lì, parlandone provano a farla sentire presente, come a fargli da scudo difronte alle altre donne. Generalmente questi soggetti frequentano soprattutto colleghi uomini. Le donne che non disdegnano "distrazioni" sono quelle che tendono a frequentare quasi esclusivamente colleghe donne, come gli uomini di cui sopra, ma non parlano sempre del proprio compagno elogiandone le qualità, anzi, tendono a non parlarne per niente, lo ignorano, perché in questo modo lanciano il segnale di via libera al collega. Insomma, se siete in dubbio sulla riuscita di un rapporto, per valutare lo stato di benessere di una coppia, è sufficiente fare una semplice riflessione: chi abbandona l'ufficio il venerdì sera con un sorriso leggero è contento di andare a rivestire il ruolo di partner per due giorni; chi quel sorriso lo sfodera il lunedì mattina, magari non è proprio entusiasta dell'altra metà della mela!
La prossima settimana racconterò di altri atteggiamenti che sto già osservando ... per ora sappiate che, qualsiasi cosa si dica, qualsiasi cosa si scriva, abbiamo un corpo che parla un linguaggio molto più chiaro!

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