giovedì 9 giugno 2016

209. SE IL SOLE MUORE

Avevo poco più di sedici anni quando cominciai ad appassionarmi ai racconti di Oriana Fallaci, poco più di 18 quando lessi "Se il sole muore", e ne rimasi così entusiasta che pensai di inviare una lettera all'autrice per complimentarmi con lei.
"... È bello fuggire se ti sembra giusto e se lo vuoi. Mentre ti chiudi la porta alle spalle ti senti più vivo, la strada è sempre una lunga promessa. Ma quando il treno si muove il vagone diventa una gabbia senz'aria, il domani un tunnel che ti condurrà chissà dove. Di colpo ti scopri malato, afflitto da mille minacce, rimpiangi il tuo letto che era morbido e caldo, la tua casa che era comoda e buona e non sai più quello che vuoi. Temiamo tutti il futuro. Rimpiangiamo tutti il passato e siamo tutti incerti all'inizio ..."

Questa è una delle frasi emblematiche del romanzo-reportage della Fallaci, che potrebbe adattarsi facilmente alla vita di tutti noi. Vite fatte di inizi, di scelte, di nostalgia per il passato e paura  verso il futuro. Un futuro che non potrebbe esistere se il sole morisse.
E intanto accadrà, tra sei, sette miliardi di anni, ma accadrà. Il sole si ingrandirà per centinaia di volte e nel suo nucleo non ci sarà più idrogeno, dalla cui fusione si sprigiona energia, alla fine, secondo quanto affermano gli scienziati: "Durante la fase di agonia, il sole perderà parte della sua massa e di conseguenza la forza d'attrazione diminuirà. In tal modo la Terra tenderà ad allontanarsi dalla sua orbita attuale. Ma una parte del sole raggiungerà comunque la Terra e accadrà che i mari evaporeranno riempendo l'atmosfera di vapore acqueo, un potente gas serra, che porterà la temperatura a livelli impossibili per la vita dell'uomo, se mai esisterà ancora. Alla fine di tutto il sole si ridimensionerà divenendo una piccolissima stella chiamata nana bianca." Insomma, se l'umanità, come affermano sempre gli scienziati, non avrà trovato una nuova collocazione, non sopravviverà.
Quindi, niente più frasi del tipo "Il sole sorge per tutti", "Sei il mio sole", perché neanche il sole è speciale, anche il sole muore, ha una sua vita e non può stare sempre lì a faticare per noi. Del resto, comincia già a vantarsi, da un po' stenta a farsi vedere, la sua presenza non la si può più dare per scontata, ci tradisce. E sì, pure il sole disattende le aspettative, come tutti. Sembrava un post serio, starete pensando, e invece, adesso dove vuole andare a parare Mavi? Da nessuna parte, volevo solo dire che ci servono alcune certezze per vivere sereni, e se non le abbiamo, se ci mancano i punti di riferimento, diventiamo schegge impazzite. E alla fine, se cominciamo a valutare altre collocazioni, facciamo cosa gradita agli umani che esisteranno, forse, tra qualche miliardo di anno. Ma poi, a noi, cosa importa se il sole muore? Ci troviamo un'altra stella attorno a cui ruotare, e chi s'è visto s'è visto ... No, perché sto sole pensa che ce l'ha solo lui ... l'energia. E poi, a me pare che non stia già tanto bene, vuoi vedere che gli scienziati hanno sbagliato i conti e l'umanità non si è trasferita in tempo?
Io non credo ci si debba fidare più di tanto ... 


2 commenti:

  1. sembra come a dire che la canzone anticipa il finale : "si è spento il sole chi lo ha spento sei tu" con tutto il rispetto per il pensiero e l'opera della compianta oriana fallaci.

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  2. Ahahahah perché no? Canto spesso questa canzone, anche nella versione sgangherata: è uscito il sole e chi l'ha uscito sei tu za za

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