sabato 23 dicembre 2017

271. IL MIO NATALE TRASH

Me piace 'o presepe, sì, me piace assai. 
Mi piacciono i pastori di terracotta con i vestiti di stoffa, appoggiati sul paesello di sughero e legno, quelli con la testa incollata alla men peggio, con la punta del dito spezzata, con la cesta di verdure indecifrabili, dai colori improbabili, provenienza di una lontana terra dei fuochi. Immancabili Benino sulle scale, lo zampognaro davanti alla grotta, il pizzaiolo davanti al forno (con la sua arte patrimonio dell'umanità), il ruscelletto ravvivato da un motorino che anno dopo anno stenta a funzionare e fa un rumore tale che le pecorelle disposte accanto nell'atto di abbeverarsi, restano immobili. Sul presepe amo una sola luce, quella della grotta.
Mi piace anche l'albero, e mi piace con tante lucine e tanti addobbi, ma rigorosamente bianchi, rossi e oro, che ogni anno si arricchisce di un nuovo soggetto, un nuovo ricordo. Mi piace l'albero pacchiano, ma con stile. Mi piace la casa invasa dalle candele rosse, la stella di Natale e la porta d'ingresso incorniciata di verde e rosso. 
Mi piace ascoltare So this is Christmas, e commuovermi puntualmente, anche se ad interpretarla è un coro di bambini distratto e stonato, ma "war is over" resta sempre la frase più bella. Mi piace guardare Natale in casa Cupiello, preparare gli antipasti e sapere intonare al momento esatto,  anche girata di spalle al televisore, "tu scendi dalle stelle, Concetta bella, ed io t'aggio purtato questo ombrella". Mi piace perdere ore a fare gli struffoli, con quelle palline che non finiscono mai, per poi ammirarli nel piatto tondo, lucidi di miele, con i corallini di zucchero colorati ed un profumo dolce. Ma confesso di preferire il profumo della pizza di scarole, che pure amo preparare, non solo a Natale. Mi piace il baccalà fritto, l'insalata di rinforzo ed i frusci frusci, frittelle rustiche di tradizione Picone. Mi piace mettere lo smalto rosso, indossare almeno un capo di abbigliamento rosso e scoprire il 23 pomeriggio dopo aver acquistato negli ultimi 20 giorni più di 30 regali, che mancano quelli alle persone più importanti.  Amo il caos della mia famiglia, le arrabbiature da stress e da nostalgia, le risate improvvise di complicità e tutta l'enfasi che caratterizza questi ultimi giorni dell'anno.
Vi auguro un felice Natale, con tutta la banalità ed il trash che rassicurano e ci fanno stare bene, compreso The family man.


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