lunedì 14 marzo 2022

Generazione X, no grazie.

 <<Se dobbiamo pagare noi le sanzioni imposte alla Russia, perché si eviti un nostro coinvolgimento nella guerra, ben venga; se per salvare le vite umane dei miei cari e di tanti altri italiani devo essere più povera, accetto il prezzo.>>

L’ha detto questa mattina una mia amica durante una nostra conversazione telefonica, ed io annuivo, le dicevo <<Certo, chi non pagherebbe per salvaguardare anche una sola vita…>> e mentre lo dicevo mi sono fermata ed ho pensato alle parole che avevamo appena pronunciato, al loro suono, identico a quello utilizzato per accettare, giusto due anni fa, la reclusione e tutte le assurde imposizioni.

<<Ma cosa stiamo dicendo!>> Ad un certo punto mi sono trasformata nell’altra me stessa, quella più razionale e le ho detto <<stiamo giustificando per l’ennesima volta il nostro carnefice>>.

Ma cosa sta succedendo? Siamo davvero così manipolabili?

I ragazzi dicono che siamo dei boomer, noi della mezza età, ci chiamano così i nostri figli, nipoti, in modo improprio. Mi sono andata a documentare, boomer viene da boom, quelli nati durante il boom economico per intenderci; noi che parliamo e scriviamo tanto, noi che rappresentiamo forse la parte più attiva dell’opinione pubblica, noi nati tra il 1964 ed il 1979, siamo invece generazione X. La X sta ad indicare l’assenza di un’identità sociale, in pratica, siamo privi di una specifica visione del mondo e di una reale identità culturale e per questo finiamo per essere facilmente influenzabili.

E a pensarci è così, lo vediamo nell’attuale classe politica, inadeguata e debole, lo leggiamo sui social che traboccano di neneisti, perché non hanno argomenti sufficienti per rispondere ad eventuali critiche. Allora, nel timore del confronto, al quale noi della generazione X non siamo abituati, ci si dichiara né a favore né contro. Non è solo la mancata propensione al confronto a frenare molti nell’esporsi, è anche la linea assunta dai veri boomer, la generazione precedente che ci blocca e ci giudica. Sembra di dover sempre dimostrare di essere all'altezza, come con un genitore troppo severo e presuntuoso. I boomer sono molti di più, il boom economico ha visto anche un elevato aumento delle nascite e, al tempo stesso, un allungamento delle aspettative di vita, per questo ancora hanno un forte ascendente su di noi e se la maggior parte di loro si schiera in un senso, opporsi diventa quasi impossibile. In pratica, si è instaurato in Italia quello che si può definire un controllo sociale sull’etica e la morale. È come se i boomer avessero assoldato quelli della generazione X per portare avanti le loro teorie e controllare e giudicare, definendo stupidi ed ignoranti tutti quelli che si mostrano critici nei loro confronti.

Siamo di fronte ad un conflitto generazionale patologico, anzi, più che di conflitto, parlerei di subalternità, mi spiace dirlo, ma la mia è una generazione di eterni immaturi col complesso di Edipo.






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