martedì 21 luglio 2015

165. LA VITA E' BELLA?

La vita è bella! La vita è bella, siamo sicuri?
E' da tempo che volevo parlarne, soprattutto perché sono in un momento particolare della mia vita, diciamo strano. Poi oggi un mio amico pubblica il suo pensiero a riguardo su FB e mi convince, devo farlo, devo scrivere questo post! Secondo voi perché lo si dice sempre? Perché si sta lì a ripetere questa espressione? Come chi dice che non ha niente contro i gay, e lo dice tanto spesso da non essere convincente, come tutti i concetti che esprimiamo insistentemente per convincere prima noi stessi, perché forse in fondo non ci crediamo poi tanto. Io diffido anche di quelli che dicono "ti amo" o "non ti amo" troppo spesso, credo che in quel momento stiano pensando che sia proprio l'opposto. Quando ascolto la canzone di Modugno "meraviglioso", mi fermo sempre a immaginare quest'uomo che sta tentando il suicidio, e che si sente dire quanto sia meraviglioso "il bene di una donna che ama solo te", lo vedo che si gira e gli dice: <<Ma allora sfotti? metti il dito nella piaga? ma se mi voglio ammazzare proprio perché la mia donna mi ha lasciato! Quasi quasi non mi ammazzo più; campano tanti stronzi come te, perché dovrei lasciare questo mondo proprio io?>>
E' così! Mi fanno incazzare quelli che ti dicono che la vita è meravigliosa mentre tu stai soffrendo le pene dell'inferno perché hai perso il lavoro a 50 anni! Che ti dicono che tutto è fantastico, mentre hai scoperto di avere in pancia un bambino ammalato. Quelli che la vita è bella, anche quando non hai la possibilità di vedere trionfare la giustizia, di assistere alla punizione dell'arrogante e del violento, quando sei costretto ad obbedire al volere di un fetente qualunque. No, la vita non è bella a prescindere, la vita è là, a portata di mano, dovrebbero darci il bugiardino alla nascita.
Assieme al braccialetto, già dalla sala parto, dovrebbero insegnarci come farne buon uso, senza restarne troppo danneggiati. Nonostante tutto, infatti, vi sono alcune implicazioni non presenti nelle controindicazioni, si sa, è un bugiardino! Insomma, bisognerebbe non nutrire grosse aspettative, prendere quello che viene e gioire dei tramonti, del volo degli uccelli, delle distese azzurre degli oceani, dei colori dei fiori, dei profumi degli alberi, del gusto dei frutti, insomma, di tutto ciò che c'è già in natura, senza cercare artefatti, orribili imitazioni, surrogati di felicità. Allora, forse, potremmo dire che la coreografia è bella, la fotografia commovente, ma il film della vita è tutto da scrivere, e gli autori non siamo solo noi. E allora ti arrabbi se i mari vengono inquinati dagli scarichi abusivi, se gli alberi stanno scomparendo per rifornire fabbriche di carta e di dolciumi. Ti arrabbi se un bambino, un animo innocente, viene travolto da un'auto di un malinconico alcolista. Ti indigni se ci sono uomini che odiano altri uomini solo perché in maniera gretta e meschina, gelosi del proprio territorio, vedono in essi una minaccia alla loro ottusa serenità. Ci arrabbiamo, ci indignamo, ma poi ci giriamo a guardare i nostri figli e sorridiamo, ci basta ascoltare la nostra musica preferita, e ci rassereniamo. Siamo pronti ad urlare a protestare, ma poi passiamo le serate sul divano di casa a fare zapping, tenendo sempre lo smartphone sotto controllo. Io non credo che la vita sia bella di per sé, io credo che la vita sia lì, l'abbiamo tutti in dotazione alla nascita, come una grande scatola di plastilina colorata, tocca a noi plasmarla, darle forme e colori, renderla speciale. Certo, nonostante tutti gli sforzi, tutto l'impegno, può accadere che qualcuno riesca a rubartene un pezzo, o magari scoprire che non a tutti è stata data la stessa quantità di plastilina, qualcuno ha più pezzi e più colori, e poi può capitare che qualcun altro la calpesti, o che ad un certo punto arrivi un insetto a consumarla, ma la vita, di tutto questo, che colpa ha? Anche noi, del resto, non sempre siamo artefici del nostro destino, qualunque sia la nostra fede, sappiamo che ci sono eventi incontrollabili. Allora, che facciamo? Ci giochiamo con la vita, proviamo a darle la forma che vogliamo, altre volte aspettiamo che arrivi qualcuno a darci una mano, altre ancora, non ce ne frega più niente, vorremmo inghiottirla tutta e scomparire con lei. La vita non è bella, la vita è una plastilina che cade dalle mani di un bambino e finisce schiacciata da un carrarmato, un ragazzo la raccoglie ed un uomo lo aiuta, provando a ridarle forma, piano piano, con i colori un po' confusi, con qualche pezzetto in meno, che non riesce più ad attaccarsi, ma con nuove nuance, diverse per ciascuno di noi, uniche ed inimitabili. Certe vanno più verso il grigio, altre più verso il marrone. Poi si secca tra le mani di un anziano e si sgretola lentamente. Insomma, se proprio la dobbiamo usare sta vita, almeno che sia di buona qualità, e non copiamo i modelli altrui, ma se ci cade, prima di piegarci a raccoglierla, controlliamo che non ci sia nessuno alle spalle. Buona vita a tutti!

1 commento:

  1. Cosa vorresti ? Vivere ! Questa e' la risposta che darebbe al genio un malato terminale, ed e' l'unica cosa che vale e che ti permette di affermare che in questo mondo ci sei ed esisti. Poi la vita ti sembrera' brutta, , crudele ... Ma questo perche' viviamo in mezzo a nostri simili che spesso non ci porgono una mano, che ci fanno del male , che non hanno compassione, che sono insensibili e cattivi. Il caso estremo di vita crudele senza l'intervento di alcuno e' quando muore una persona amata, insostituibile per noi allora la vita ci sembrera' oramai priva di valore e di senso; io a tal proposito amo ricordare la frase finale del protagonista di un film che rivolgendosi ad una donna ( entrambi avevano perso persone care) le disse " pochi comprendono ed accettano perche' pochi sanno che la vita e la morte sono due aspetti della stessa essenza ! "
    Penso che possa essere cosi perche' nessuno allo stato attuale puo' dichiarare con certezza che dopo la morte c'e' il nulla !
    Lo so che e' dura da accettare ed io ne sono il primo ma penso che la verita sia unica. In primis c'e' l'esserci, esistere e poi siamo noi che rendiamo tutto complicato, ingarbugliato ed allora diciamo che la vita e' ingiusta..crudele ma questo e' solo la nostra interpretazione ( giusta) che a quel punto possiamo dare derivante dal casino creato da noi, dagli altri che interagiscono con noi e perche' no anche dal caso ! No il nostro primo imperativo deve essere VIVI !! poi tutto cio' che ne deriva cercheremo di risolverlo in qualche modo...e poi anche al detto " sol a mort nun ce sta rimedio " ho il mio ragionevole dubbio ! 😊


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