giovedì 20 giugno 2013

32. L'UNICO MODO PER LIBERARSI DA UNA TENTAZIONE E' CEDERVI

Lavoro in un open space assieme ad un centinaio di persone, età media 40 anni. Molte donne, il 70% credo, molti ammiccamenti, molte situazioni adolescenziali. Credo che in ogni ufficio si instauri tra colleghi un rapporto confidenziale, cameratesco, che scaturisce dalla convivenza (8 ore al giorno) e dalla condivisione del lavoro e del ruolo. Siamo tutti nella stessa barca, allora vediamo di rendere il più piacevole possibile il nostro viaggio. Quando entrano in ufficio, molti di noi abbandonano tutti i pensieri e le responsabilità della vita familiare ed entrano in una seconda vita, quasi un mondo parallelo,  dove si può essere liberi, come cani sciolti, dove non si è più figli, mariti, mogli, padri, madri, dove si è solo un individuo libero, spensierato. Molti di noi, non tutti. In ufficio non sei identificata come la moglie di, la madre di, sei tu e basta. Puoi dire tutto, senza essere spiata dai tuoi familiari, da chi si sentirebbe in diritto di giudicare. Così succede che si crei un clima scolaresco, tutti solidali e complici contro il capo-professore, tutti uniti nello scopo principale di alleviare le pene del lavoro. Così capita che una mattina esci da casa sbattendo la porta perché tuo marito non ti tratta più come una donna, ma come un vecchio soprammobile di casa; capita che quella stessa mattina un collega si mostri particolarmente interessato a te, alle tue idee, ai tuoi impegni extra lavorativi, ed ai tuoi problemi. Comincia a corteggiarti, in maniera delicata, con discrezione. Ogni giorno ti offre il caffè, ti parla sempre più da vicino e tutto d'un tratto, è diventato un tuo grande amico, il tuo confidente. Non importa se fuori da quell'open space sei una donna sposata, magari con dei figli, lì sei un'adolescente libera e di nuovo interessata a te. Così, giorno dopo giorno, le conversazioni di intensificano, si fanno più intime, iniziano a tentarti. Sì, inizi a credere che il destino ti stia dando una possibilità di riscatto. Inizi a credere di nuovo nel tuo fascino, nella tua bellezza. Puoi finalmente tornare a ridere di gusto, come una bambina, dopo almeno una decina di anni di sacrifici, di dedizione alla famiglia, di annullamento della persona. Allora succede che se il tuo amico ti fa delle avance, sei ben lieta di riceverle, se mentre ti parla ti guarda il seno, ti senti bella, attraente, viva! Nel giro di pochi mesi sei rinata: ti vesti meglio, sorridi di più, anche a casa sei più felice, perché il giorno dopo c'è chi ti aspetta, chi ti sorride e ti dice che sei speciale. Poi un giorno, per caso, capita che ti trovi in macchina sola con il tuo amico ed i suoi occhi si posano sulla tua bocca, poi sul tuo seno e mentre ti avvicini, credendo finalmente di sugellare quell'intesa con un bacio ... lui ti prende la testa e se la porta tra le gambe. NO! Non era così che doveva andare! Non era così nei tuoi sogni. Mille volte avevi immaginato quell'incontro, quell'intimità, ma non era così. Lui avrebbe dovuto baciarti, guardarti con amore e baciarti ancora mille volte, dirti che ti voleva bene ... non era così. Così squallido, così triste, così mortificante!
Così, in un tiepido pomeriggio di settembre, si infrange un sogno. Torni a casa, con la coda tra le gambe e mille sensi di colpa. Che cazzo ho fatto? Mi sono lasciata abbindolare da uno stronzo! Ho tradito mio marito, l'unico uomo che mi ama davvero. Ho tradito la sua fiducia, del resto è spesso arrabbiato, ma non è cattivo. Sì, mi insulta se mi vede ingrassata, ma in fondo è solo nervoso per fatti suoi, non intende ferirmi. Torni a casa, saluti i tuoi figli, congedi la baby sitter e cominci a piangere. Ti stendi sul letto e piangi sempre più forte. Inizi ad inviare sms offensivi al tuo finto amico e cominci a sprofondare in un amarissimo, indescrivibile dolore. Poi ti alzi per non destare sospetti nei tuoi figli, ti siedi davanti al computer e scopri che, toh, tuo marito ha lasciato la sua pagina di Facebook aperta ... ci sono anche dei messaggi, chissà di chi sono, magari anche lui è come il tuo oramai ex amico. Apri la lista dei messaggi e leggi "Come stai amore mio?" -  "Co co me st ai a more mio?" - No, no, ho letto male, gli occhi sono annacquati dalle lacrime, allora ... "come stai amore mio?" "COME STAI AMORE MIO?" NO! "Adesso posso anche morire, adesso sì." Pensi che non ha più senso niente, che sei la schifezza di tutte le schifezze, tradita da tuo marito e dal tuo amico, tradita da tutti, usata da tutti! Ti chiudi in camera a chiave, i bambini ti reclamano, iniziano a piangere, ti chiedono cos'hai ... poi un rumore, la serratura della porta d'ingresso, è lui, è tornato l'innamorato, non della moglie (Come stai amore mio?). Ma "amore mio" era una mia prerogativa! Io ho ceduto alle lusinghe di uno stronzo, ma non l'ho mai chiamato amore mio! Cazzo cazzo cazzo. Arriva il padre dei tuoi figli, arriva alla porta e ti chiede di aprire. Inizia ad urlare: che succede? Perché ti sei chiusa dentro? Apriii! APRI! Singhiozzando gli dici che sai di lei, gli dici che è un pezzo di merda, che non meriti tutto questo ... Poi apri la porta, gli dai dei calci, qualche pugno, lo insulti in mille modi. Lui non ha forza, d'un tratto è diventato piccolo, indifeso, impaurito. Ti implora di perdonarlo, perché non è successo niente, quella era una frase senza senso ... Urli, ti senti male, ti senti di vomitare, poi chiami la madre, le dici di riprenderselo, di riprendersi la causa del tuo dolore ... "Io non lo voglio più vedere!" Urli. Invece, dopo pochi giorni e poche notti trascorse lontani, lo abbracci di nuovo e lo perdoni, sì lo perdoni. Perché lo capisci, perché sai che vi siete allontanati simultaneamente, perché sai che lui è meglio del tuo amico che con te non ha mai avuto parole di dolcezza, meglio di quell'essere che da te voleva solo un pompino! Passano i giorni, le settimane, i mesi, tra pianti, dolorosissimi abbracci e tanto amore. Ci si ritrova, si torna a ridere insieme, perché in fondo si è solo esseri umani, solo meschini esseri umani! Dopo qualche tempo, in ufficio, osservi il tuo ex amico corteggiare la nuova preda, dirle le stesse identiche cose, guardarla nello stesso identico modo in cui guardava te! Eccolo di nuovo all'opera lo sciacallo dei sentimenti, eccolo lì, a lavorarsi l'ennesima donna frustrata. Sorridi e pensi che le servirà, è il prezzo che deve pagare per ritrovarsi con suo marito ... Poi abbassi la testa, guardi il cellulare, è arrivato un sms un po' malizioso, tentatore, rispondi con malizia al nuovo amico, ma questa volta hai deciso, solo sms, nessun incontro, MAI!

22 commenti:

  1. Ho sempre sostenuto che dietro ogni donna che non sia negativa sotto tutti i punti di vista ci siano almeno 4-5 uomini ( se poi è carina ha uno sciame di api che la tengono sotto osservazione) tra colleghi, conoscenti ed anche amici intimi anche se tu non lo noti.....!; L' 80 % è solo per soddisfare il proprio ego maschile " mordi e fuggi "; ricordati: il momento "peggiore" e più "ambiguo" per la verità del tipo di approccio è il corteggiamento...tutti siamo bravi a farlo e le donne lo amano..Dire parole carine , farsi carico dei problemi, scrivere la frase poetica..è un cliché dolce che si può sostenere benissimo per qualche ora al giorno....dove casca l'asino ? Con il tempo..il guaio è che spesso sono due gli asini che cascano.
    " il povero maritino " ?, ...spesso non è esente da colpe,va dalla pigrizia e indifferenza del " Dio me l'ha data e nessuno me la toglierà mai" ammazzando il rapporto, sino ad arrivare agli estremi ad azzuppare il pane facendo a sua volta il corteggiatore da qualche altra parte..poi ritorna a casa per stiratura vitto e alloggio . Un'altra cosa per esperienza personale...dopo un matrimonio si cade spesso dalla padella alla brace...ma non sempre ..a volte nei casi fortunati c'è anche il principe azzurro..o " l'amore" che magari sta lì in silenzio.
    Per quanto riguarda il ricominciare ad amarsi tra marito e moglie..riporto una frase di uno psicologo che ritengo esattissima: per rifunzionare non bisogna ricominciare da dove ci si era lasciati, ma bisogna reinnamorarsi...riscoprire l'altro come se fosse " nuovo "...come si fa ? Questione di cuore..o di feeling come direbbero Mina e Cocciante ?
    ps..quando ho iniziato a leggere la tua storia non importa se vera o falsa..sapevo al 90 % che sarebbe finita con il classico " vieni qui che ti faccio vedere la mia potenza !" ....ne ho sentite molte molte altre di storie...sai alcune amiche ( vero ) li hanno scoperti in anticipo perché nel momento del corteggiamento, magari appartenevano allo stesso ufficio, allo stesso club, alla stessa palestra..hanno chiesto in modo discreto ad altre ed è venuta fuori l'anima acchiappatrice del corteggiatore a quel punto resta una scelta: lo sfrutto io o lo lascio immediatamente ed amaramente con la dovuta educazione e discrezione ...ognuno è libero di fare come crede... ah ah ah

    Ciao Natale

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  2. Signore e Signori, reduce dai successi dell'"Ultimo bacio" e "Ricordati di me", ecco a Voi, l'ultima fatica di Muccino:"RICORDATI, DELL'ULTIMO...POMPINO"!!!
    Chiude la trilogia, con la più realistica sceneggiatura del filone generazionale, una affascinante autrice, acuta osservatrice della routine del più comune degli uffici, ne cattura il colore con il più inconfessabile dei vizi, la vanità. Ma al fine, riesce a dare, senza apparire stucchevole, l'irrinunciabile lieto fine, col ritorno a quell'intimità famigliare che resta ancora, l'ancora delle nostre semplici vite... per fortuna, mai sazie di tentazioni.

    Davvero brava e bella quindi (ce sto a prova' perché nun se sa mai, viste le premesse!), come lo è anche il suo pseudonimo (dietro il quale si cela per la terza volta, l'alter ego di Muccino, che per inciso, trovo strepitoso nel suo genere!), che si addice ad ogni scrittrice, Signore e Signori, grazie a: MAVIrunupoc'!!

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  3. semplici vite... per fortuna, mai sazie di tentazioni ...

    P.S. Suggerisco, sempre del bravo Muccino, "Come te nessuno mai"

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  4. Credo che la storia descritta "fantasia" o "verità" che sia appartenga ad una certa categoria di donne e di uomini.
    Mai dire mai nella vita, ma sono sicuro che è il 70% delle donne non appartiene alla categoria descritta.
    Io come uomo la mattina esco e penso a lavorare, mia moglie sono certo che la mattina esce e fa lo stesso.
    La dedizione alla famiglia non è nessun annullamento personale, nessuna frustrazione, è il rispetto di se stessi e di chi ti sta vicino a creare un rapporto, a cercare il piacere della condivisione, a non far nascere l’esigenza di cercare “l’alternativa” è l’amore per la famiglia, per ciò che hai costruito, a dei valori che sono sicuro ancora esistono e sono vivi non solo nel 30% delle donne.
    Io guardo mia moglie oggi come ieri dopo 15 anni, e sono sicuro che il suoi occhi hanno la forza di guardarmi ancora oggi come il primo giorno..
    Conosco tante persone che hanno la mia stessa dedizione, hanno lo stesso sentimento, provano dopo tanti anni un senso di rispetto verso la vita e ciò che hanno costruito, che non cadrebbero in “storia” “squallida”.
    Il mio rammarico è che possano esistere donne che hanno queste sensazioni, che considerano la categoria cosi sottomessa, che possano pensare che la famiglia è solo annullamento della persona…

    un marito contento

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  5. Mi piace questo blog…perché c’è lo spunto a dire qualcosa invece che girovagare sempre attorno a “ pane amore e fantasia “
    Nei ultimi articoli della blogger ho letto di fatti di vita….di risposte e di opinioni…dopo 50 anni ho una certa opinione sulle “ opinioni “..…”sugli altri”…cose che spesso molti non amano sentire…ma è così …lo amano o non lo amano.
    In genere in una determinata cerchia di persone che comunicano si appartiene più o meno allo stesso contesto perciò…escludo quelli che campano di pane amore e fantasia che si barcamenano tra amori passionali tipo “ mimi metallurgico” e botte e azioni drammatiche al minimo acceno di “ non va” ..alludevo al popolino..a quelli che campano nel degrado e di cui cmq ho rispetto per la loro più o meno sfortunata situazione.
    Per i “ comuni mortali “ come me e penso di altri di cui leggo, ma anche di cui ascolto in ufficio o a casa di amici ho una percezione di questo tipo:
    GLI IGNAVI : campano bene , non vedono niente , si attengono a propri principi standard sani e per loro ciò che esce fuori da questo contesto non è degno di nota..fanno la loro vita come se glielo avesse prescritto il medico : li invidio.
    I FALSI IGNAVI : Come sopra , solo che “ vedono tutto” ma fanno finta di non vederlo..ed alla domanda “ come stai ‘ “ la risposta è sempre la stessa anche se stanno morendo: “ bene, grazie “;
    PER I CASI DI CUI SOPRA VALE LA REGOLA VITALE “ TRA MOGLIE E MARITO NON METTERE IL DITO “ perché ti troveresti solo a fare il rompiballe.
    GLI AMICI CHE TI ASCOLTANO . beh , non solo a me ma anche a chi come me spesso è abituato a mettere in piazza ciò che gli accade, anche fatti intimi..accade una “cosa straordinaria”..pur avendo discorso di questi problemi ( affettivi ,economici, di lavoro etc ) molte volte nelle serate con amici, che sembrano attenti all’argomento… ti accorgi che a fronte di quello che hai raccontato … dopo, quando ti interroghi , del 80% di questi amici…non sai niente !!! Non ti hanno mai raccontato dei loro fatti intimi..( quante volte bisticciano, storie fuori porta , decisioni importanti es: un aborto etc )hanno solo ascoltato e sono stati bravi a restare ai confini dei loro fatti intimi. Sto imparando lentamente a fare una cosa che non mi piace nelle serate con gli amici…mi adeguo: parlano di Einstein , di calcio, di film…io dico la mia senza urtare la suscettibilità di alcuno e vivo tranquillamente..tanto né loro né io cambieremo mai.
    Mi risponderete “ non sono amici “ ..no, non è così, lo sono…ma amano ascoltare consigliare compassionare criticare te…quando nel loro intimo magari ci sono “ le orchestre “ come diceva Troisi in un noto film
    Mi viene una battuta che si può applicare all' ignorare, all’ignavità : “ m’aviss’ scumpinà il mio delicato equilibrio ? fatt’ allà..shoo “…beh a conti fatti hanno ragione.
    Morale quando si parla di se, ci si espone e molto spesso e prima o poi ti senti colpito da un boomerang lanciato dall’amabile Giuda di turno..forse perciò nei film Americani i poliziotti dicono . "Hai la facoltà di restare in silenzio, qualsiasi cosa dirai potrà essere usata contro di te” è vero.
    Perché ho scritto questo in un blog..e non mi sono adeguato alle mie ultime tendenze accomodanti ? perché non conosco nessuno dei partecipanti …perché sul pc basta fare reset..format e tutto scompare “ pluff” e non è mai esistito …in chi non voleva che esistesse.
    Nat

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    1. Grazie Natale, ma grazie anche al marito contento, mi dispiace solo che spesso questo aggettivo venga associato ad un altro: f... e contento. Con simpatia. Mavi

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  6. Credo sinceramente che "marito contento" abbia le corna e non lo sappia

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  7. Non ti chiediamo perché l'hai fatto ma perché hai voluto renderlo pubblico.

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  8. che pena, per non dire che pene :)si aspettava il bacio come l'addolescente,e invece se ritrovata con un glande :) :) :)mi dispiace per la tua storia, vorrei sapere anche io perchè renderla pubblica,volevi dimostrare cosa????? io come moglie non ho mai tradito, ma se mai dovessi un giorno farlo, non darei le mie labbra al primo c....

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  9. Ma se non si andava subito alla pompa dopo qualche bacio ci saremmo arrivati lo stesso?
    E allora basta ipocrisia.

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    1. Paura eh "marito contento"???? ������

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    2. È sconvolto perché non aveva mai capito fino ad oggi, porello... Mal di testa eh...cornuto?

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  10. Non è un blog per autocelebrarmi, è un blog vero, di vita vissuta, da me, e da persone che mi sono accanto. Perché l'ho fatto? Perché so che siamo tutti uguali, apparentemente diversi, ma tutti uguali ... Leggere di storie simili alle tue ti fa sentire meno solo. Chi ironizza fa bene, chi giudica è davvero un poverello ... Questo non è Facebook, dove si dicono solo cose belle, furbe, si condividono link, per ottenere più "mi piace" possibili. Questo è un posto per persone coraggiose e leali. Chi non è d'accordo può esprimere con educazione la propria idea, ma non ergersi a dio ... Chi è senza peccato, scagli la prima pietra ...

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    1. Nel momento in cui dici che siamo tutti uguali sei tu che ti ergi a Dio. Io sono molto diverso da te.
      coraggiosa non mi pare, leale poi una che tradisce men che mai.
      con educazione ti dico che sei solo molto frustrata e che forse una sola ......non é bastata.

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    2. Io ho detto: ergersi a dio non a Dio, è differente ... Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza ... Mi dispiace, ma sei troppo ignorante, non parliamo la stessa lingua ... Se tu sei una brava persona, tanti applausi! Poi, chi ti dice che sia io la protagonista della storia? Lo lascio credere perché potrebbe essere successo anche a me che non sono saggia come te. Una sola? ... La protagonista non fa niente, neanche una ... e anche se fosse? Essere frustrati non è una colpa, fare del male alle persone è una colpa. La vera persona colpevole di tutta la storia è lo sciacallo dei sentimenti ... Prima di parlare, prima di tutto impara a leggere bene quello che c'è scritto, secondo, impara a scrivere, terzo fatti un esame di coscienza ... Ti auguro di essere felice e meno invidioso ...

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    3. Forse sei tu forse no.
      forse l'hai fatto forse no.
      forse sei frustrata forse no, perdonami ma il commento di prima mi sembra da blog, il tuo da harmony.
      se vuoi scrivere un romanzo non é questo il luogo adatto.

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    4. Questo è il mio blog e scrivo ciò che voglio, chi mi ama mi segua. Io mi sono aperta, non parlo da anonimo, mi firmo, sono trasparente ed amo la gente (fa anche rima), anche i casi i casi come il tuo. Credo che i commenti infelici da anonimo su questo argomento che ti sta tanto a cuore, siano solo i tuoi. Invidia? Vivi e lascia vivere ... Ti abbraccio sperando che tu riesca a sentirti meno sola ...

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  11. racconto due cose: una reale, l'altra di un noto film:
    ( storia vera ) In un ufficio c'è una bella signora sposata ed un single bruttino che le fa la corte diciamo uno stalking leggero; l'aspetta all'arrivo, la segue, le parla etc e lei con molta pazienza lo sopporta ma non va più in la delle parole; beh noi abbiamo fatto molte battute sulla comicità e sul grottesco corteggiamento del single accoppiato alla diversa estetica dei due, lui brutto ed impacciato, lei carina; embè una nostra collega anche lei sposata ascoltando le nostre battute ci ha zittiti ironicamente ma con un fondo di verità dicendo " ce l'avessi io uno come lui che mi corteggiasse in continuazione ! ".
    Film: " beatiful mind " :
    Nash ( R. Crowe )invogliato dagli amici decide di fare le avance alla bella del college , le si avvicina e le dice che lei è carina e gli piace e che potrebbe dirle tante belle parole e così via, e siccome matematicamente dopo un po' di tempo sarebbero andati a letto..tanto valeva abbandonare i preamboli ed andarci subito....e riceve dalla bella un sonoro e meritato schiaffone !
    Dopo un po' di tempo i due iniziano a frequentarsi per studio ed un giorno fanno un pic nic insieme e lui scottato dal primo incontro nel quale si era comportato male, è gentile e premuroso ma resta sempre sulle sue...sin quando la bella le dice più o meno " stupido ..perché non mi baci ? " !
    Morale : tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci corteggi e ci faccia sentire bene e che ci renda importanti per un altro/a; che poi vada a finire come piace ad entrambi può essere la naturale conclusione; semmai deve fare il mea culpa chi si è ficcato la corona in testa e pensa di stare nel feudo tipo " jus primae noctis e poi tutte noctis a seguire fin che morte non ci separi... schiava ! "
    Che esistano i Casanova o le Messalina questo è un altro discorso; sono degli artisti nel loro campo ; ogni incontro è un atto a se stante che si apre e si chiude con il loro autocompiacimento del proprio sessual ego.
    La Blogger non appartiene a questa razza ..evidenziato da ciò che ha scritto sino ad adesso..semmai può somigliare in alcuni momenti alla collega che ha detto " ce l'avessi io uno che mi corteggia così "...ma penso che tutti vorrebbero questo.. al di là dell'aria inquisitrice da volpe di fedro.
    Nat.

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    1. Caro Natale, è piacevole leggerti, anche se talvolta ti seguo con difficoltà perché il tuo è una sorta di monologo interiore, ed è difficile capire bene il senso di alcune tue affermazioni. Grazie come sempre per il tuo contributo sagace ed ironico. Io amo ricevere complimenti(come tutti), sono una donna felicemente sposata, ed anche abbastanza corteggiata. Di Mavi ce ne sono tante, tantissime, ma non tutte riescono a raccontare alcune cose di sé. Nella storia c'è molto della mia vita vera e qualcosa della vita di altre. Mettere in guardia le donne dai miseri uomini che usano i momenti di difficoltà di una donna per biechi scopi, non serve. Qui non si tratta di tradire o non tradire, ma solo uomini intelligenti e sensibili come mio marito (assiduo lettore del mio blog), come te, ed altri che mi scrivono anche in privato; donne in gamba, come le amiche che mi sono solidali e che con le loro "confessioni" mi hanno aiutata a raccontare meglio alcune esperienze di vita, solo voi avete compreso il senso del mio blog.
      Buona giornata amico virtuale.

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  12. Nat è un piacione che, autocompiacendosi, con un po' di cultura raffazzonata cerca di acchiappare. Ma il troppo stroppia. E Fedro e Messalina e Casanova... Il fatto divertente è che sono certo che ci riesca, che qualcuna, tra un Uomini e Donne e un X factor, si convinca che è uno buono e gliela dia. Perché, in fin dei conti, Proust o non Proust, Kant o non Kant, il fine ultimo è sempre quello.
    Sei una simpatica canaglia.

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  13. Caro anonimo ..di filosofia ne so poco..ho fatto studi tecnici..la filosofia la si impara per strada, leggendo, osservando...comunque puoi essere concorde con me che con una donna che si comporta e scrive in maniera educata ..auto descrivendosi...non si può che essere educati...
    parli di acchiappanza ? beh penso che sia innata nella natura maschile....nella natura femminile la possiamo chiamare acchiappanza silenziosa.
    Non so niente di kant..Proust...etc..non mi interessano, quando mi interesseranno li leggerò.
    So che il can che abbaia non morde; so che chi scrive si espone..
    perché non ci parli un po' di te ?
    Nat

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  14. Che ti devo dire, Natrum, volendo citare il più grande statista della storia d'Italia, padre del secondo più grande statista della storia d'Italia, sono anch'io, come tutti, nè più nè meno che una "scoreggia nello spazio".

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Grazie per il tuo contributo